Trescore si stringe intorno alla famiglia della piccola Federica

Una terribile tragedia, quella avvenuta nella serata di martedì 5 aprile scorso a Trescore, nella quale la piccola Federica Bena ha perso la vita travolta dal pesante cancello di casa. Si trova ancora lì, circondato dai nastri rossi dei carabinieri, vicino al perno spezzato, che doveva sorreggerlo e invece ha ceduto. Hanno cercato di soccorrerla invano la madre e il fratello, poi due vicini, uno dei quali ha chiamato il pronto soccorso.

Numerose le persone che si recano in via Muratello, per unirsi al dolore dei genitori Enrico e Cristina e del fratello Tomas, di 15 anni. La camera ardente è stata allestita nell’ingresso dell’abitazione: la piccola bara bianca circondata da fiori, una fotografia della piccola  e vicino la sua bambola preferita, regalata da un’amica. Molti di quelli che arrivano si fermano a guardare il cancello, ancora attoniti per quanto è successo: «Enrico (il padre della bambina, ndr) è sempre attento alle manutenzioni che riguardano la casa», ha dichiarato un conoscente, Devis Zambelli, a L'Eco di Bergamo, non riuscendo a capacitarsi di quanto accaduto.

Tanti i bambini e ragazzi venuti a portare conforto. Per i più piccoli, la scuola elementare Edmondo De Amicis ha già preparato un percorso per aiutarli ad affrontare il lutto. La dirigente scolastica Raffaella Chiodini ha infatti spiegato che sono in corso incontri con genitori e insegnanti, per capire come accompagnare i compagni di Federica nell’elaborazione del dramma che ha colpito il paese bergamasco. «Nell’istituto è attiva una équipe psicologica che ha come referente una psicoterapeuta specializzata in E.M.D.R. (una terapia per i disturbi post-traumatici da stress, ndr) per affrontare i traumi in emergenza», hanno reso noto dall’istituto. Nella classe della bambina, la Quarta B, gli studenti hanno realizzato disegni e frasi, che i docenti hanno poi raccolto. Sul suo banco è stata posata una rosa bianca, la lavagna riempita di pensieri e cuori rossi.

Il funerale si terrà oggi pomeriggio, giovedì 7 aprile, alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Trescore, celebrato da don Ivan Giupponi, che ricorda con affetto Federica ed è stato vicino fin da subito alla sua famiglia. Ha voluto ricordare soprattutto il suo sorriso, solare e pieno di vita: «Era stata presente in tutte le rappresentazioni dell’ultimo presepe vivente, interpretava il personaggio di un angioletto vicino alla Natività», ha raccontato al Corriere della Sera Bergamo.

Nel frattempo, la Procura sulla vicenda ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti: l’autopsia non è stata ritenuta necessaria per via delle dinamiche con cui è avvenuto il fatto, ma i pm hanno chiesto una perizia tecnica sul cancello. Vogliono capire come il perno del pilastro di sostegno, che avrebbe dovuto sostenere quel cancello di trecento chili, si sia potuto spezzare facendolo piombare sulla piccola.