l'allarme di filippo bianchi

Auto elettriche, raddoppiano i costi degli abbonamenti alle colonnine: «Si informino gli utenti»

Il costo passa da 30 euro al mese (senza limitazioni) a 60 (con molte limitazioni). Il consigliere di Fratelli d'Italia chiede al Comune d'intervenire

Auto elettriche, raddoppiano i costi degli abbonamenti alle colonnine: «Si informino gli utenti»
Pubblicato:
Aggiornato:

È in arrivo una stangata per quegli automobilisti che, a partire dal 14 aprile, rinnoveranno i propri abbonamenti mensili con A2A per ricaricare i veicoli elettrici nelle colonnine installate a Bergamo. Il canone pagato raddoppierà, passando dagli attuali 30 euro al mese, con un utilizzo illimitato delle colonnine, a 60 euro mensili e un consumo, tra l’altro, limitato a soli 180 kilowattora, a cui va aggiunta una tariffazione a tempo e per un numero fisso di prenotazioni.

Insomma, guidare e ricaricare un’auto elettrica in città non sarà più così conveniente. A lanciare l’allarme è stato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Filippo Bianchi che, cifre alla mano, ha sottolineato rincari esorbitanti, invitando l’Amministrazione comunale a prorogarli, così da dare agli utenti il tempo necessario per informarsi e conoscere le variazioni dei prezzi, oltre che mitigarli per non scoraggiare l’utilizzo cittadino dei veicoli elettrici.

Con i nuovi abbonamenti si potranno effettuare solo due prenotazioni al giorno delle prese disponibili nelle stazioni di ricarica pubbliche e il servizio potrà essere usato per la ricarica di un unico veicolo, accessibile a un massimo di quattro utenti associati a un singolo account. Inoltre, se si supererà la soglia di ricarica di 180 kilowattora al mese si dovrà pagare la differenza sulla base dell’energia consumata e della presa utilizzata. «Per colonnine Isole digitali e quick con prese di tipo 2A 0,58 euro/kWh, con prese di tipo 3A 0,58 euro/kWh – si legge nell’interpellanza scritta da Bianchi -. Per colonnine fast con prese di tipo 2A 0,58 euro/kWh, con prese di tipo CCSCombo2 0,68 euro/kWh, con prese di tipo ChaDemo 0,68 euro/kWh. Per colonnine ultra con prese di tipo CCSCombo2 0,81 euro/kWh, con prese di tipo ChaDemo 0,81 euro/kWh».

Infine, se un’auto occupasse la presa di corrente per più di un’ora dopo che ha terminato di prelevare energia elettrica, da aprile è prevista un’ulteriore tariffa calcolata in proporzione ai minuti di sosta. Anche in questo caso il costo varia a seconda della presa e della fascia oraria: per colonnine Isole digitali e quick, dalle 7 alle 23 0,09 euro/min; per colonnine fast e ultra tutti i giorni 0,18 euro/min.

«Con le variazioni in arrivo gli utenti che genereranno, ad esempio, consumi mensili di 380 kilowattora passerebbero da una spesa di 30 euro mensili a 172 euro – sottolinea Filippo Bianchi -. Gli utenti spesso parcheggiano i propri veicoli nelle stazioni di ricarica di A2A per tutta la notte, da ora in avanti potrebbero pagare anche 100 euro al giorno se si dimenticassero la vettura in carica o non fossero a conoscenza delle nuove tariffazioni che stanno entrando in vigore».

Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, infatti, i rincari non sarebbero stati comunicati agli abbonati in modo adeguato, ma soltanto attraverso una semplice mail, simile a qualsiasi altro avviso promozionale di poco conto. Per questa ragione, vista la complessità delle informazioni e la debole comunicazione delle nuove condizioni contrattuali, Bianchi nel suo documento ha anche invitato A2A o il Comune di Bergamo a installare in tutte le colonnine di ricarica cartelli o manifesti «anche provvisori, che espongano tutte le nuove condizioni e i termini del servizio in questo momento di transizione, in modo che gli utenti non abbiano spiacevoli sorprese e non si trovino inaspettatamente, mantenendo gli stessi consumi e le stesse abitudini, a sostenere un costo mensile del servizio fisso e illimitato di 30 euro a uno, ad esempio, di oltre 300 euro generato in base ai consumi».

Seguici sui nostri canali