Giovane escursionista trovato morto ai Piani di Artavaggio, il video del recupero del corpo
La vittima è un milanese classe 1997. L'allarme era stato lanciato ieri (13 aprile) dalla famiglia, preoccupata perché non era tornato a casa
Tragedia nella notte tra il 13 e il 14 aprile: ai Piani di Artavaggio, località in Valsassina posta proprio al confine tra la provincia di Lecco e quella di Bergamo, è stato trovato il corpo senza vita di G.B., classe 1997 residente a Milano. Il cadavere, come racconta PrimaLecco, è stato rinvenuto lungo il sentiero degli Stradini.
Stando alla ricostruzione dei fatti, il ragazzo era partito per un’escursione e conosceva abbastanza bene la zona, perché ci andava da anni con la famiglia. Nella serata di ieri, il mancato rientro ha allarmato i genitori, che non riuscivano più a contattarlo e allora hanno chiesto aiuto.
La centrale operativa ha attivato il Soccorso alpino, Stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, i Carabinieri della Stazione di Introbio, i Vigili del fuoco di Lecco e la Protezione civile. Sono partiti 25 tecnici del Cnsas, saliti a piedi e con i mezzi fuoristrada verso Artavaggio per battere i sentieri principali. L’elicottero di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha caricato un tecnico e ha sorvolato la zona di Campelli e del Monte Sodadura. Durante la perlustrazione, si sono concentrati anche sul Sentiero degli stradini, che va dai Piani di Artavaggio ai Piani di Bobbio.
Poco dopo, all’1.40 di stanotte, a circa 1800 metri di quota hanno trovato lo zaino del ragazzo. Il suo corpo era un centinaio di metri al di sopra: era caduto dall’alto, in una zona molto impervia. È arrivato da Como l’elicottero di Areu abilitato per il volo notturno, che ha scaricato il medico per la constatazione del decesso e il tecnico Cnsas di elisoccorso. La salma è stata trasportata in un punto più agevole per il recupero con il verricello; infine, il corpo del ragazzo è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Lecco.
Erano già state definite anche le fasi di ricerca che si sarebbero dovute svolgere oggi, con il supporto dell’elicottero della Guardia di finanza: il dispositivo IMSI Catcher a bordo consente infatti di rintracciare in breve il segnale del telefonino. Il Soccorso Alpino ha voluto rivolgere un ringraziamento alla Protezione civile locale e ai cittadini di Moggio, che hanno messo a disposizione i loro mezzi per il trasporto delle squadre ai Piano di Artavaggio.