Rivoluzione "Benpensata": un progetto e una gestione del tutto nuovi per il parco Olmi
Definita la collaborazione tra Comune e cooperativa Don Giuseppe Ferrari per la gestione della struttura nell'arco dei prossimi sei anni
di Federico Rota
Quando la rivoluzione sta nel nome: da Malpensata a “Benpensata”. Così è stato chiamato il progetto con cui Palazzo Frizzoni e la cooperativa Don Giuseppe Ferrari a partire da maggio puntano a dare nuovo slancio non soltanto all’ex spazio giovanile comunale Gate, ma a tutto il parco della Malpensata, ormai prossimo all’ampliamento (i lavori partiranno all’inizio del 2023, terminata la bonifica del parcheggio).
Benpensata è un progetto trasversale, che tocca diversi ambiti: dall’integrazione alla sicurezza, passando per il potenziamento del welfare di comunità, il dialogo interculturale, la tutela e la manutenzione del verde pubblico, fino al coinvolgimento dei cittadini anziani nella vita del quartiere e il reclutamento di lavoratori svantaggiati. La promozione delle attività, anche socio-educative, organizzate nel parco dedicato a Ermanno Olmi sarà affidata alla cooperativa Don Giuseppe Ferrari, che gestirà la struttura per i prossimi sei anni sulla base della convenzione stipulata con il Comune di Bergamo. Dal canto suo l’Amministrazione, per consentire lo svolgimento delle attività programmate, contribuirà stanziando dal proprio bilancio con 660 mila euro: per i primi due anni la compartecipazione comunale sarà di 130 mila euro all’anno, a partire da terzo anno il contributo annuale sarà di 100 mila euro.
Il progetto è stato elaborato tenendo conto delle peculiarità della Malpensata, quartiere multietnico che conta il 32 per cento di cittadini stranieri sul totale dei 4.600 residenti, dove sono presenti numerose famiglie monocomponenti e anziani. Una porzione di Bergamo che, negli ultimi anni, è stata al centro del dibattito politico per criticità legate all’ordine pubblico.
«C’era la necessità d’intervenire sulla coesione di questa comunità, cercando di favorire l’integrazione tra diverse fasce di cittadini, ognuno con una diversa estrazione sociale – osserva il sindaco Giorgio Gori -. In questi anni abbiamo cecato di affrontare le criticità del quartiere con approcci monodisciplinari. Il valore innovativo di questa iniziativa è rappresentato dalla sua multidisciplinarità, dal saper affrontare queste tematiche in modo trasversale».
L’obiettivo condiviso dalle due istituzioni, Comune e cooperativa Don Giuseppe Ferrari, è di prendersi cura del parco della Malpensata per rendere più vivibile tutto il quartiere, partendo proprio da una nuova animazione del Gate, che rimarrà baricentro della vita sociale del quartiere. Il locale, però, da spazio di aggregazione giovanile, si trasformerà in un luogo in grado di essere punto di ritrovo non soltanto per i giovani, ma anche per i “meno giovani” e i genitori con bambini.
«Integreremo con i soggetti già presenti alla Malpensata – spiega Claudio Ongis, presidente della cooperativa intitolata a don Giuseppe Ferrari (padre Josè), missionario in Bolivia, nato a Zogno nel 1933 e morto a Bergamo nel 2006 -, promuovendo azioni d’integrazione tra realtà culturali ed etniche diverse. La nostra è una “cooperativa di supporto”, fondata da professionisti che desiderano dare una mano a chi in città si fa carico degli impegni più gravosi in campo sociale. Tuteleremo la qualità e la bellezza del parco, oltre che la sicurezza dell’area e delle vie limitrofe (via Mozart e Leoncavallo) nel limite delle nostre competenze».
Il parco della Malpensata rimarrà aperto in fasce orarie diverse, a seconda delle stagioni: in autunno e inverno dalle 7.30 alle 18-19, mentre con la bella stagione rimarrà aperto anche fino alle 23. Solo due i giorni di chiusura: Natale e Capodanno. Tra i compiti della cooperativa Don Giuseppe Ferrari vi sono la custodia delle strutture del parco, l’apertura e la chiusura dei cancelli, la manutenzione del verde, la pulizia dei bagni e la garanzia della sicurezza dell’area, sensibilizzando i frequentatori e segnalando eventuali comportamenti scorretti e illeciti. Gli spazi saranno controllati da due operatori della cooperativa, che verificheranno che i comportamenti degli utenti siano corretti.
«Le persone saranno assunte con il contratto nazionale delle cooperative – aggiunge Ongis -. Ci piacerebbe formare personale che possa avere uno sbocco lavorativo anche all’esterno se dovesse cercare un nuovo lavoro. A pieno regime dovremmo assumere circa 18 persone, all’inizio partiremo con una decina di operatori».
«È un quartiere delicato – aggiunge il vicesindaco e assessore alla sicurezza Sergio Gandi – dove più si è concentrata la presenza polizia locale in questi mesi grazie alle unità mobili. Questa iniziativa però sarà ancora più utile perché le attività formative ed educative serviranno a contrastare l’abuso delle sostanze alcoliche e stupefacenti e lo spaccio. Vista la presenza di anziani la cooperativa promuoverà incontri formativi per prevenire le truffe».
Tra le attività promosse ci potranno essere anche serate di ballo per adulti, il sostegno ai bambini con il “dopo scuola”, l’aiuto agli anziani nell’utilizzo dei sistemi informatici e incontri di educazione finanziaria: educatori finanziari, opportunamente formati, potranno aiutare le persone fragili e deboli (ma anche ad altri cittadini interessati) ad amministrare correttamente le proprie finanze. «Il valore aggiunto di questa iniziativa è la coprogettazione – sottolinea l’assessore alle politiche sociali Marcella Messina -. Si affrontano l’argomento e la sfera sociale come esiti positivi di un percorso, non nell’ottica di porre rimedio a eventuali criticità solo nel momento in cui si verificano. Benpensata propone una progettualità che mira ad attivare e capitalizzare le migliori risorse della comunità perché la stessa diventi artefice e destinataria dei benefici che ne scaturiscono».
Infine, la cooperativa Don Giuseppe Ferrari godrà di un pacchetto di ore per utilizzare, in determinate fasce orarie, la nuova struttura sportiva polivalente (l’ex Palaghiaccio). «I lavori si concluderanno a giugno, mancano le finiture interne e la sistemazione di alcune aree esterne – spiega l’assessore allo sport Loredana Poli -. Il palazzetto è stato pensato come un impianto sportivo per la promozione degli sport di base e di quelli a rotelle (pattini e hockey), ma con possibilità di ospitare anche attività diverse».