Imprenditore ucciso con un colpo alla testa: la porta di casa non era chiusa a chiave
Anselmo Campa, 56 anni, è stato trovato dagli amici riverso sul pavimento del soggiorno, in una pozza di sangue
Anselmo Campa, 56 anni, è stato trovato dagli amici disteso a terra, riverso sul pavimento del soggiorno di casa in una pozza di sangue, con la testa sfondata. La porta d’ingresso non era chiusa a chiave e non ha segni di scasso. Nessuno avrebbe sentito rumori sospetti provenire dall’appartamento.
Questi i dettagli emersi, per il momento, in merito al delitto avvenuto nell’abitazione in via Nembrini, a Grumello del Monte, in cui la vittima viveva insieme alla figlia maggiore, di 21 anni, che da qualche tempo si trova in Egitto per lavoro. L’uomo, separato dalla seconda moglie, Sara Belotti, aveva anche un’altra figlia più piccola, di 12 anni.
Campa, imprenditore, si stava progressivamente ritirando dalla gestione dell’azienda fondata dal padre, la “T.T.G. srl” di Cologne (Brescia), specializzata in finiture metalliche. Deteneva la maggioranza delle quote societarie, delle quali stava trattando la vendita, mentre il resto era in possesso di sua sorella e del marito di lei.
Ad insospettire gli amici di Anselmo e a spingerli ad andare a cercarlo, il fatto che l’uomo martedì scorso (19 aprile) non si era presentato al bar Circolino, che frequentava abitualmente, per vedere con loro la semifinale di Coppa Italia tra Inter e Milan e il fatto che non rispondesse più alle telefonate. Così gli amici il giorno seguente, mercoledì, sono andati a cercarlo a casa, trovando il corpo.
La procura ha aperto un fascicolo per omicidio aggravato, ma per il momento non risultano esserci indagati. L’appartamento era stato messo a soqquadro; non si sa se sia stato rubato qualcosa, ma i carabinieri non stanno escludendo alcuna pista, tra cui quella di un possibile furto in casa finito in tragedia.