Ben 147 giorni dopo, riecco Zapata: raggiunta la doppia cifra per il sesto campionato di fila
La rete segnata al Venezia è fondamentale per ridare fiducia a un uomo che vale tanto negli equilibri tattici nerazzurri
di Fabio Gennari
Ha segnato un gol facile facile, ma in queste situazioni non conta il "come", ma solo il "fare". Duvan Zapata ha vissuto una stagione sfortunata, all'Atalanta è mancato per mesi un giocatore determinante e il gol di Venezia potrebbe diventare decisivo per un finale di campionato in cui, con lui sempre più in forma nel reparto offensivo degli orobici, potremo comunque toglierci tante soddisfazioni se la squadra dovesse ritrovare quella continuità smarrita proprio a dicembre, quando Duvan ancora c'era.
La rete segnata su assist di Muriel è arrivata 147 giorni dopo l'ultima volta: era Juventus-Atalanta 0-1 e allo Stadium decise proprio il colombiano. In totale, con la maglia dell'Atalanta siamo a quota 66 reti in Serie A e restano cinque partite per provare a raggiungere e superare il record assoluto di Cristiano Doni, che si è fermato a 69 gol: servono ancora tre gol e poi il numero 91 dell'Atalanta resterà ancor di più nella storia dell'Atalanta. Tra l'altro, come ricordato da lui in un post su Instagram, è la sesta stagione di fila che Zapata va in doppia cifra. Un risultato davvero da applausi.
Sul piano della prestazione, Zapata a Venezia non ha brillato. Però siamo in un percorso di miglioramento che è evidente, più del gol segnato è stata importante la doppia giocata fatta in occasione della rete di Muriel (sponda per il compagno che poi ha aperto per Zappacosta, andando a raccoglierne il cross in mezzo) e della palla in verticale per Hateboer lanciato a rete. Se oltre ai gol, Zapata crescesse ancora sul piano della manovra il beneficio per tutti sarebbe evidente.
Tra l'altro, dopo il fischio finale, ai microfoni di Dazn il centravanti di Cali ha detto parole importanti: «Il mio futuro è indiscutibilmente nerazzurro, sono contento perché anche quando mi sono infortunato ho avuto il sostengo di compagni, staff tecnico e tifosi per guarire il prima possibile. Adesso sono rientrato e spero di poter far vedere tutte le mie capacità». Cosa riserverà il futuro lo vedremo, ma il ragazzo non ha fatto il vago.