Atalanta all'inferno e ritorno: con il Torino è 4-4, occasione persa ma non è ancora finita
Prima sotto, poi avanti, poi ancora sotto e infine gara che si chiude sul pari e corsa europea che resta aperta: quante emozioni!
di Fabio Gennari
Con il cuore, con le ultime forze rimaste e con le iniziative di due subentrati che avrebbero probabilmente meritato di giocare dall’inizio. Atalanta-Torino, recupero della partita rinviata il 6 gennaio, finisce con un pirotecnico 4-4 e ciò che lascia stupiti è che gli ospiti, frizzanti ma di certo non irresistibili, portano a casa un punto segnando quattro reti con due rigori e un’autorete al termine di una gara in cui i due portieri, assieme, totalizzano appena due parate in 97' minuti. Incredibile.
Pronti, via e partono subito i fuochi d’artificio. Al 4’ Djimsiti pasticcia in modo grave e Praet scappa sulla destra, il cross in mezzo per Sanabria è preciso e il Torino è subito avanti. La reazione dei padroni di casa si fa attendere una decina di minuti, dopo un grande anticipo di Bremer su Zapata (14’) arriva il primo rigore di giornata, con Rodriguez che manda a terra Zappacosta bravo a sterzare in area: Muriel dal dischetto calcia centrale e segna (con brivido) il pareggio.
Al 21’ Hateboer segna il 2-1, ma è in fuorigioco. Da un olandese all’altro: il punto del vantaggio arriva grazie alla splendida stoccata di de Roon (23’), che scaraventa sotto l’incrocio dei pali un angolo di Muriel. Al 35’, dopo un paio di belle azioni dei bergamaschi, Abisso concede un rigore molto generoso agli ospiti (lievissimo contatto Freuler-Sanabria) dopo palla persa malamente da Djimsiti: dal dischetto Lukic segna il 2-2 che manda le squadre al riposo.
Nella ripresa la Dea parte ancora forte: al 47’ de Roon (il migliore dopo Muriel dei bergamaschi) anticipa Rodriguez e manda al tiro Zapata, che viene stoppato da Bremer in angolo. Sembra il viatico giusto per un grande secondo tempo nerazzurro, e invece nel giro di cinque minuti (63’ e 68’) il Torino si trova avanti per 2-4 grazie al secondo rigore di Lukic (fallo di Toloi, ingenuo, su Pobega) e a una maldestra autorete di Freuler (cross di Sanabria).
I nerazzurri sono in ginocchio, Gasperini spedisce in campo (tardivamente) Pasalic, Boga e Demiral per Freuler, Pessina e Scalvini e sono proprio i cambi a rimettere in piedi la partita: assist di Muriel per Pasalic che segna il 3-4 al 78’ e poi rigore dello stesso Muriel (84’) concesso per fallo di mano di Zima su conclusione volante di Demiral. Gli ultimi minuti sono tanto cuore e poca lucidità, Bremer in pieno recupero respinge un destro interessante di Zappacosta e l’ultima punizione viene sprecata da Muriel, che cerca il lob in area invece di lasciar calciare Malinovskyi. L’Atalanta, in questo momento, deve aggrapparsi con i denti a questo pareggio, consapevole che le altre concorrenti sono tutte ancora lì (la Roma, quinta, è a soli tre punti) e le possibilità di agguantare i posti che valgono le coppe sono ancora tutte da giocare.
Atalanta-Torino 4-4
Reti: 4’ Sanabria (T), 18’ Rig. e 84’ Rig. Muriel(A), 23’ de Roon (A), 36’ Rig. e 63’ Rig. Lukic(T), 67’ Aut. Freuler (A), 78’ Pasalic (A)
Atalanta (3-4-1-2): Musso, Scalvini (68’ Demiral), Palomino, Djimsiti, Hateboer, de Roon, Freuler (68’ Pasalic), Zappacosta, Pessina (68’ Boga), Zapata (78’ Malinovskyi), Muriel. All. Gasperini
Torino (3-4-1-2): Milinkovic-Savic, Zima (85’ Djidji), Bremer, Rodriguez, Singo, Ricci (58’ Pobega), Lukic, Aina, Praet (85’ Seck), Pjaca (31’ Brekalo), Sanabria (85’ Pellgri). All. Juric
Arbitro: Abisso di Palermo
Ammoniti: 35’ Freuler (A), 51’ Lukic (T), 69’ Pasalic (A), 83’ Zima(T)