Sempre più nel segno di Muriel: gol, assist e tanta corsa. Aggrappiamoci a lui

di Fabio Gennari

Come a Venezia, il trascinatore dell'Atalanta in fase offensiva anche contro il Torino è stato Luis Muriel. Il numero 9 colombiano sta vivendo un'ultima parte della stagione sui livelli a cui ci aveva abituati, a eccezione della scelta poco felice sulla punizione di ieri sera in pieno recupero (bisognava lasciar calciare Malinovskyi...). Contro i granata, Lucho ha segnato due calci di rigore (il primo con un piccolo brivido), servendo poi a de Roon l'assist del momentaneo 2-1 e a Pasalic quello del 3-4. Nella ripresa, ancora su angolo, per poco con il 15 olandese non riesce a ripetere lo schema che aveva portato al gol.

Rispetto a Zapata, non ancora al top della condizione e comunque marcato da un difensore di alto livello come Bremer, Muriel è stato bravo a sgusciare spesso via in mezzo ai difensori avversari, trovando situazioni in cui essere pericoloso un po' in ogni zona dell'attacco. Di conclusioni davvero pericolose non ne ha costruite se non da calcio piazzato, ma su quel rigore nel finale, prezioso per agguantare il pareggio, non era semplice restare freddo e mandare la palla all'angolino.

Con altre quattro partite a disposizione, Muriel ha la possibilità di raggiungere la doppia cifra in campionato. Grazie al rendimento dei 180' minuti appena disputati il 31enne di Santo Tomas è arrivato a 8 gol e 8 assist in A, siamo lontani dai 18 e poi 22 gol messi a segno nelle precedenti due stagioni in maglia nerazzurra ma scavallare quota 10 sarebbe comunque importante. Per lui e, di riflesso, anche per la squadra nerazzurra. Tra l'altro, è la prima volta in carriera che gli capita di essere protagonista in quattro reti di una singola partita. In Italia e non solo.