Dopo sette mesi

Via Sant'Anna torna finalmente a risplendere. E ad Albino si fa festa con un pranzo in strada

Abbandonata da anni al degrado, ora è come nuova dopo i lunghi lavori. E c'è chi già propone di chiuderla al traffico delle auto...

Via Sant'Anna torna finalmente a risplendere. E ad Albino si fa festa con un pranzo in strada
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di Fabio Gualandris

La porta d’accesso al centro storico di Albino per chi proviene dall’oltreserio, ovvero via Sant’Anna, abbandonata da anni al degrado, è finalmente tornata a risplendere. In sei mesi e mezzo si è attuata la trasformazione dell’intera strada, dal disfacimento con pericolosi cedimenti a vista alla sua completa riqualificazione. E la riapertura è in programma per sabato 30 aprile.

Un tempo lungo per un intervento complicato, protrattosi due mesi oltre una prima previsione, che ha messo a dura prova la pazienza dei residenti e delle attività (poche) presenti nella via, che in taluni casi hanno visto quasi azzerarsi il proprio giro d’affari. Lunghe camminate hanno riempito la quotidianità dei sui abitanti in questo periodo di via-cantiere, scomodità alleviate dai pass per poter parcheggiare gli automezzi anche negli stalli a zona disco nelle vicinanze. Anche il semplice passaggio è stato penalizzato con inusuali lunghi percorsi alternativi, indispensabili anche solo per fare la spesa, portare fuori l’immondizia o per ritirare un pacco dal corriere. Ma il risultato è valso i disagi, anche grazie alla supervisione attenta di alcuni residenti, Angelo Vedovati in particolare, vero e proprio “direttore dei lavori ombra”.

Via Sant'Anna ad Albino finalmente completata

Il rifacimento della strada è stato realizzato grazie a un contributo di 140 mila euro erogato ad aprile 2021 da Regione Lombardia al Comune di Albino per opere di messa in sicurezza del territorio e messa in sicurezza strade. Il sindaco e la Giunta valutarono la necessità, in relazione anche all’importo a disposizione, d’investire tali risorse su via Sant’Anna, arteria centrale e storica del Comune purtroppo da anni in condizioni critiche con dissesto alla pavimentazione lapidea, oltre a cronici problemi alla fognatura.

L’annuncio dei lavori tanto attesi arrivò nel giugno scorso, poi il 12 ottobre la chiusura della strada al traffico veicolare e l’inizio della rimozione dei cubetti di porfido che segnò l’apertura ufficiale del cantiere. Finalmente, sabato l’inaugurazione con la riapertura della strada al libero passaggio. Ed è tempo di festeggiare: coccarde colorate spuntano qua e là e proprio il giorno dell’inaugurazione i residenti popoleranno la via per un pranzo condiviso. «Ognuno porterà qualcosa», sottolinea la referente Simona Brena.

Seguiranno alcuni momenti aperti a tutti: alle 15, lo storico Giampiero Tiraboschi racconterà la storia della via fin dai tempi in cui si chiamava via Nova; alle 16 momento istituzionale con il taglio del nastro da parte del sindaco Fabio Terzi, che riaprirà ufficialmente la via al libero passaggio; a conclusione, l’immancabile rinfresco.

Lavori 2
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Lavori 1
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Posa pavimentazione
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La storia recente della via racconta che, nonostante la situazione fosse già precaria non furono previsti interventi quando, nel 2000, vennero rifatti impianti e fondi stradali in tutto il centro storico. Gli amministratori di allora giustificarono la scelta, affermando che sarebbero intervenuti in concomitanza dei lavori di ristrutturazione dell’ex convento di Sant’Anna, di proprietà di un’immobiliare, all’epoca prevista a breve. Ma i lavori all’area dell’ex convento, che occupa buona parte della lunghezza di un lato della via, non iniziarono mai: prima per le autorizzazioni, poi per la crisi del 2008 che toccò profondamente l’edilizia, infine per la pandemia. Tutte situazioni che bloccarono sul nascere il recupero degli stabili e di conseguenza il rifacimento della strada.

L’iter che ha portato all’inizio lavori è stato seguito dall’allora assessore comunale ai Lavori pubblici Fabio Ghirardi, che in data 5 gennaio 2022 ha rassegnato per motivi personali le dimissioni dal suo incarico. Dal 24 gennaio gli è succeduto Mirko Mazzoleni che ha proseguito l’impegno nel portare a compimento l’opera.

Sono state realizzate opere di rifacimento dei sottoservizi con fognatura, linee acquedotto, gas metano e luce, oltre al completo rifacimento della pavimentazione lapidea con cubetti di porfido, posati e fugati con boiacca di calcestruzzo. È stata inoltre rifatta l’impiantistica della Ztl per ammodernare l’impianto. Opere progettate dal tecnico comunale arch. Giovanni Maria Azzali con la direzione lavori dell’ing. Sergio Messina dell’ufficio tecnico comunale ed eseguite dall’impresa Sorosina srl (con subappalti alle imprese Ferrari Ganlucio e 2F pavimentazioni) e dagli enti erogatori di servizi. Il Comune ha sostenuto le spese per il rifacimento della pavimentazione e del sottofondo, oltre all’impianto della Ztl, mentre Uniacque ed Edigas hanno avuto rispettivamente in competenza le fognature, la linea dell’acquedotto e la linea del gas metano.

Anche un novello Banksy ha lasciato traccia del suo passaggio dipingendo un’immaginaria scena storica sul portale murato e quasi dimenticato della prima chiesa Carmelitana di Sant’Anna che raffigura un antico portone d’accesso alla chiesa con alla base una porticina aperta da cui s’affaccia sulla via una suora carmelitana, santa Teresa di Lisieux (1873-1897), e completato dalla scritta: «Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Chi ha Dio non manca di nulla», posta poco sopra la porta e tratta dal canto Nada te turbe di un’altra religiosa carmelitana, santa Teresa d’Avila (1515-1582). Una bella sorpresa che accompagnerà i passi dei viandanti invitandoli a pensieri d’infinito.

Un po’ dispiace che torneranno le auto a percorrere il salotto che è ora la via, tanto che c’è chi propone l’istituzione della zona pedonale con accesso consentito ai soli automezzi di residenti e fornitori. Ma questa è un’altra storia, si vedrà…

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