Piccolo aiuto

Decreto aiuti, in Bergamasca il bonus da 200 euro andrà a 600 mila cittadini

La misura decisa dal governo per contrastare la lotta all’inflazione, nel pacchetto anche la proroga del taglio delle accise, i ristori alle pmi e lo sconto in bolletta per le famiglie con reddito basso

Decreto aiuti, in Bergamasca il bonus da 200 euro andrà a 600 mila cittadini
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Nella serata di lunedì 2 maggio il Governo ha approvato il decreto-legge per contrastare gli effetti dell’inflazione e della crisi Ucraina: nel cosiddetto Decreto aiuti, tra le misure, è stato inserito il bonus da 200 euro per i redditi e le pensioni fino a 35 mila euro lordi. Secondo i calcoli dell’Esecutivo, a beneficiarne saranno nel nostro paese circa 28 milioni di italiani: il ministro dell’Economia Daniele Franco ha dichiarato che per i pensionati la somma dovrebbe arrivare a luglio, mentre per i lavoratori dipendenti tra giugno e luglio e costerà circa 6 miliardi di euro, sul totale di 14 miliardi stanziati e ottenuti anche grazie alla tassa extra sui profitti delle imprese energetiche, che è stata aumentata dal 10 al 25 per cento.

Sulla base dei dati forniti dal ministero dell’Economia, i redditi dichiarati inferiori a 35 mila euro qui in Bergamasca nell’anno 2021 sono quelli di circa 600 mila cittadini, per cui il bonus dovrebbe portare nel nostro territorio un impiego di risorse pari a 120 milioni di euro. Fino all’8 luglio, inoltre, sarà prorogato il taglio delle accise sui carburanti, che viene abbassato di 30 centesimi (25 centesimi più Iva) ed è previsto un intervento specifico sul metano.

Del fondo ristori, per cui sono stati stanziati in totale 200 milioni per le piccole e medie imprese, potrà beneficiare ciascuna azienda per un tetto massimo di 400 mila euro. Per usufruirne, tuttavia, dovranno essere soddisfatti tre requisiti: aver fatto affari con Ucraina, Russia e Bielorussia negli ultimi due anni per almeno il 20 per cento del fatturato; aver avuto nell’ultimo trimestre un aumento di almeno il 30 per cento del costo per l’acquisto medio di materie prime e semilavorati rispetto allo stesso periodo del 2019 e aver registrato nell’ultimo trimestre un calo del fatturato pari al 30 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019.

Palazzo Chigi ha inoltre esteso anche al terzo trimestre di quest’anno, con l’aggiunta di valore retroattivo, il bonus sociale, di cui beneficeranno le famiglie con reddito non superiore ai 12 mila euro e quelle con quattro figli a carico e Isee non superiore ai 20 mila euro. In questo caso, l’ammontare del bonus sarà determinato da Arera con un’apposita delibera.

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