I Paesi americani all’Expo e alcuni loro padiglioni
Il muro psicologico delle “tre cifre” è stato abbattuto: da giovedì 22 gennaio sono 99 i giorni che ci dividono dall’inaugurazione di Expo Milano 2015. Un evento attesissimo, che sta creando attorno a sé aspettative e speranze. Come per ogni esposizione universale, sono stati invitati tutti i Paesi del mondo. Di questi ben 145 hanno deciso di essere presenti alla manifestazione, trattando il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Ogni Paese, partendo dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni, è chiamato a interrogarsi e a proporre soluzioni rispetto alle grandi sfide legate alle prospettive dell'alimentazione. I partecipanti esprimono il significato e i contenuti della loro presenza attraverso un concept tematico e hanno avuto la possibilità di scegliere fra due modalità di partecipazione: costruire autonomamente un proprio spazio espositivo, cioè un padiglione dedicato unicamente alla Nazione, oppure godere di uno spazio all'interno di uno dei 9 Cluster Tematici presenti tra i vari padiglioni.
L’attenzione, com’era prevedibile, è principalmente puntata sui grandi spazi espositivi che i Paesi hanno deciso di costruire e che, di fatto, daranno vita all’intera area Expo. L’obiettivo di queste architetture, a differenza che in passato, non dev’essere quello di stupire e lasciare a bocca aperta, bensì quello di essere, oltre che belle, ecosostenibili. Saranno smontabili e riciclabili, con molti spazi aperti e dedicati alla natura. Gli esiti di questa sfida, almeno a vedere i progetti, sono inaspettati e ugualmente stupefacenti. Per questo vi portiamo con noi in un viaggio tra molti dei padiglioni che daranno vita ad Expo 2015. Partiamo da quelli delle Americhe.
I Paesi partecipanti e alcuni padiglioni. Per il Continente americano, compreso nel senso più lato (Nord, Centro e Sud), sono 24 gli Stati partecipanti, la maggior parte racchiusi tra il Centro e il Sud America. Grazie al sito di Expo è possibile curiosare tra i concept di quegli Stati che hanno deciso di rendere noti i loro temi di partecipazione. Ecco come saranno i loro padiglioni.
ARGENTINA
Il tema sviluppato dall’Argentina è “L’Argentina ti nutre”. L’obiettivo è offrire ai visitatori esperienze che nutrono la comprensione della ricchezza e della diversità del Paese. I contenuti sono condivisi, tra gli altri, attraverso supporti audio-video, simulatori, sistemi interattivi, spazi multisensoriali, eventi culturali e una selezione gastronomica varia e caratteristica.
BRASILE
Il tema scelto è “Sfamare il mondo con soluzioni”. Del Brasile, infatti, è nota la prosperosa attività agroindustriale, mentre è meno rinomata la sua capacità tecnologica che supporta questo notevole rendimento. L’obiettivo è proprio mostrare al mondo l’avanzamento tecnologico del settore e l’importanza del saper adattare la ricerca a ciò che la natura ci offre, e non viceversa. Il padiglione è studiato dagli architetti dello studio di Arthur Casas ed è costruito intorno all’immagine della rete e delle relazioni che vengono generate dal mettere a sistema ricerca scientifica e produzione avanzata.
CILE
Il tema scelto è “Un Paese ricco di varietà”. E quale Paese può presentare più varietà del Cile, che in un territorio stretto e lungo ha sia deserti che la Patagonia, sia isole che vallate? Il padiglione consente un viaggio esperienziale tra i diversi ecosistemi: deserti, fiumi, valli e montagne, mostrando come la vita cresce in ognuno di essi e con quali strumenti la si preserva. Il progetto, elaborato da Cristián Undurraga, si presenta per chiarezza compositiva e costruttiva grazie a due semplici elementi che definiscono il corpo di fabbrica: un piano terreno destinato all’accoglienza e una scatola superiore espositiva e protetta.
COLOMBIA
Il tema è “Naturalmente sostenibile”. La partecipazione della Colombia ha lo scopo di dimostrare che è possibile assicurare un’alimentazione sostenibile, sana, buona e sufficiente per tutti. Grazie alla sua posizione geografica e alla sua ampia disponibilità di risorse, questo Paese è la prova che si può raggiungere un equilibrio tra uomo e natura.
MESSICO
Il tema scelto è “Messico, il seme per un mondo nuovo: cibo, diversità ed eredità". Il Messico è un’indubbia culla della biodiversità. Tra varietà di esseri viventi e di ecosistemi, in questo Paese dell’America centrale l’agricoltura e la cucina sono una vera arte dell’equilibrio. Il Messico vuole mostrare al mondo la sua grande ricchezza naturale. A partire dalla sua prima partecipazione a un’Esposizione Universale (a Philadelphia, nel 1876) il Messico ha sempre presentato un padiglione capace di impressionare e far parlare di sé e quest’anno non sarà da meno. L’architetto Francisco López Guerra Almada, insieme con Jorge Vallejo e la consulenza del biologo Juan Guzzy, ha ideato la proposta vincitrice del concorso internazionale basandosi sull’alimento messicano più caratteristico, il mais. La struttura ricorderà infatti una grande pannocchia, contornata da un flusso d’acqua continuo che darà vita a meravigliosi giardini.
STATI UNITI D’AMERICA
Il tema scelto è “American Food 2.0: Uniti per nutrire il Pianeta”. In pieno stile americano, gli Stati Uniti proporranno un padiglione dinamico, teso a dimostrare al mondo il ruolo fondamentale che questo grande Paese ricoprirà nel futuro circa il tema dell’alimentazione mondiale. Il padiglione racconta la storia del cibo americano (della sua innovazione, diversità e imprenditorialità) attraverso temi che includono la sicurezza alimentare e la politica, le relazioni internazionali, la scienza e la tecnologia, la nutrizione e la salute, oltre alla cultura culinaria. Il team di architetti capitanato da James Biber risponde alla chiamata di Expo con una proposta avveniristica: ogni giorno, per tutta la durata dell’Expo, il padiglione degli Stati Uniti d’America produrrà cibo. Lo farà attraverso una superficie coltivata verticale della lunghezza di un campo da calcio, che sarà “arata” quotidianamente.
URUGUAY
Il tema scelto è “La vita cresce in Uruguay”. A differenza di tanti altri Paesi, l’Uruguay ha inteso il tema centrale dell’esposizione non solo come legato al cibo e alla nutrizione, ma anche a quei valori fondamentali della nostra vita quotidiana che nutrono la nostra anima: la gioia, la felicità, la crescita. Il padiglione dell’Uruguay presenterà infatti le caratteristiche e le qualità che rendono il Paese rinomato per la qualità della vita dei suoi cittadini, la valorizzazione delle risorse e dell'energia e, solo infine, la provenienza e la qualità del cibo. Sarà il primo padiglione di questa Nazione ad una esposizione universale e consisterà in un unico volume cilindrico, interamente realizzato con materiali riciclabili. A partire dal piano terreno, una rampa “sonora” accompagna i visitatori fino alla sala espositiva principale, al primo piano.