L'editoriale di Xavier Jacobelli

La Dea non muore mai. E la conferma di Marino è un gran bel segnale

La Dea non muore mai. E la conferma di Marino è un gran bel segnale
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di Xavier Jacobelli

L'Atalanta non muore mai e lo conferma la dodicesima vittoria esterna, ottenuta sul campo di uno Spezia tignoso e combattivo, ma costretto a cedere da Muriel (gol n.98 in Serie A, n.59 in 127 presenze nerazzurre), Djimsiti (ventesimo giocatore mandato a bersaglio da Gasperini) e Pasalic, sempre più cannoniere, al quattordicesimo centro stagionale fra campionato e coppe. Il successo del Picco ribadisce ancora una volta lo spettacolare rendimento in trasferta, in autentica contrapposizione alle frenate interne. Per capirlo, basta dare i numeri: a Bergamo, 4 vittorie, 8 pareggi, 6 sconfitte, 31 gol fatti, 28 subiti; lontano da Bergamo, 12 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte, 34 gol fatti e 16 subiti. Transeat. Ciò che conta è la corsa verso un posto in Europa: continuerà sino all'ultimo minuto dell'ultima partita e, domani sera, l'Atalanta aspetterà notizie importanti da Roma-Fiorentina.

Nell'attesa, Gasp può compiacersi della prova spezzina, andando oltre il disappunto per la rete di Verde che ha infilato la retroguardia in contropiede, cancellato dalla soddisfazione per un successo corroborante, in chiave presente e futura. Presente, perché dà un calcio ai malpancisti sempre pronti a concionare negativamente su una squadra invece più viva che mai, nonostante l'enorme sforzo profuso dall'inizio della stagione e nonostante i disastrosi torti arbitrali patiti nei primi due mesi dell'anno che bisogna ricordare sempre, visti i danni causati. Futuro, perché, proprio alla vigilia della trasferta ligure, la società ha lanciato un gran bel segnale di continuità, prolungando sino al 2024 il contratto del direttore generale Umberto Marino.

È, questi, uno dei migliori dirigenti del calcio italiano quanto a preparazione e competenza, rimarcate dal forte attaccamento alla società bergamasca dov'è approdato nel settembre 2015. In questi anni, egli ha consolidato il suo ruolo anche a livello mediatico dove, ogniqualvolta rappresenta l'Atalanta, brilla per lo stile e l'efficacia dei suoi interventi. In società: Antonio Percassi al vertice, con Stephen Pagliuca copresidente; Luca Percassi amministratore delegato; Umberto Marino direttore generale; Roberto Spagnolo direttore operativo; Romano Zanforlin capo del marketing che in questi anni ha registrato uno sviluppo esponenziale. Sul campo: Gian Piero Gasperini allenatore, Tullio Gritti vice: Europa o no, non si ferma la progressione dell'Atalanta (posizione n. 23 del ranking Uefa) avendo basi sempre più solide.

A renderle tali ha contribuito in modo determinante Giovanni Sartori: Bologna o Parma l'aspettano, come il tributo di riconoscenza del Mondo Atalanta. Nel frattempo, il 23 maggio, a Firenze, egli proverà la soddisfazione di entrare nella Hall of Fame del calcio italiano, un riconoscimento prestigioso, meritato sul mercato in questi anni di gloria. Lee Congerton from Leicester e Tony D'Amico da Verona, ne raccoglieranno l'eredità. L'Età dell'Oro continua.

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