Congiuntura

Bergamo: l’industria rallenta la crescita (+1,3%), lieve battuta d’arresto per l’artigianato (-0,1%)

I dati di inizio 2022 evidenziano una sostanziale tenuta della produzione, anche se emergono i primi segnali di peggioramento. Si acuiscono le tensioni sul fronte dei prezzi

Bergamo: l’industria rallenta la crescita (+1,3%), lieve battuta d’arresto per l’artigianato (-0,1%)
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Il primo trimestre 2022 conferma un livello della produzione manifatturiera in provincia di Bergamo decisamente superiore ai valori dell’anno precedente: la variazione tendenziale è pari al +8,4% per le imprese industriali con almeno 10 addetti e al +8% per quelle artigiane con almeno 3 addetti. Il confronto con il trimestre precedente evidenzia però i primi effetti delle mutate condizioni della congiuntura internazionale: la variazione congiunturale resta positiva per l’industria (+1,3%), pur in rallentamento rispetto ai ritmi precedenti, mentre l’artigianato registra un valore sostanzialmente nullo (-0,1%) dopo un anno e mezzo di crescita. I numeri indice della produzione, calcolati ponendo pari a 100 la media del 2010, rimangono comunque su livelli storicamente molto elevati (118,3 per l’industria e 110,4 per l’artigianato) e dimostrano come il sistema manifatturiero bergamasco abbia per il momento tenuto, nonostante lo shock sul lato dei costi sia stato importante. Le aspettative degli imprenditori, in particolare artigiani, evidenziano però un deterioramento del clima di fiducia, segnalando una forte incertezza sugli sviluppi futuri.

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