Posizione netta

Dehors, il Comune di Bergamo continua sulla propria strada e contesta le indicazioni del Governo

Secondo Palafrizzoni è inapplicabile la proroga delle autorizzazioni scadute lo scorso 31 marzo: «Contraria alla logica e al diritto»

Dehors, il Comune di Bergamo continua sulla propria strada e contesta le indicazioni del Governo
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Il Comune di Bergamo prende le distanze dal Governo e, sul tema dehors, continua sulla propria strada. Lo ha comunicato Palazzo Frizzoni con una nota diramata il pomeriggio di oggi, lunedì 30 maggio.

Il tema del contendere sono i permessi di occupazione di suolo pubblico. Il Parlamento, con un recente provvedimento, ha prorogato d’ufficio, fino al 30 settembre e a pagamento, tutte le autorizzazioni per l’allestimento di dehors su suolo pubblico concesse durante il periodo pandemico, dalla primavera del 2020 al marzo di quest’anno. Secondo il Comune, questa norma presenta «incongruenze che la rendono inapplicabile».

I motivi sono due, spiega Palazzo Frizzoni: innanzitutto «non è prorogabile ciò che è abbondantemente scaduto. Le concessioni accordate durante il “periodo Covid” sono tutte decadute il 31 marzo». E infatti il Comune di Bergamo ha già attivato circa 240 nuovi permessi di occupazione del suolo pubblico. «Riportare in vita, dopo più di due mesi, le concessioni del “periodo Covid” - continua la nota - è cosa contraria alla logica e al diritto, quindi non fattibile».

Il secondo motivo, spiega sempre Palazzo Frizzoni, è che «la proroga approvata dal Parlamento prevede comunque il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (mentre nei due anni precedenti il Governo aveva disposto la gratuità). Ciò richiede una concertazione con gli uffici comunali che a sua volta contrasta con il principio della proroga automatica».

Secondo il Comune di Bergamo, infine, questo provvedimento del Parlamento trascura le differenze tra la situazione degli anni scorsi, segnati dalla pandemia e quindi da una conseguente riduzione del traffico e dell’afflusso delle persone nei centri urbani, e la situazione attuale. «La proroga non tiene in alcun conto questioni di interesse pubblico e di sicurezza che risultano dirimenti per moltissimi spazi di altrettante città italiane».

Per tutti questi motivi, sottolinea Palazzo Frizzoni, «il Comune di Bergamo ha  ribadito le proprie linee di indirizzo, sancite già lo scorso 2 dicembre con un provvedimento della Giunta, in una delibera approvata lo scorso giovedì (26 maggio, ndr). Sono pertanto valide esclusivamente le nuove autorizzazioni, così come rinnovate presso gli uffici nelle ultime settimane, e restano vigenti le disposizioni che hanno ridotto gli spazi concedibili in alcune piazze e strade cittadine, come stabilito e reso noto nei mesi scorsi».

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