Fuoriclasse

Martina Caironi senza fine: record mondiale paraolimpico nel salto in lungo a Parigi

La atleta bergamasca ha sfiorato il super tempo anche nei cento metri. Podio per Oney Tapia nel lancio con il peso

Martina Caironi senza fine: record mondiale paraolimpico nel salto in lungo a Parigi
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Ha superato ogni previsione e ha dato il meglio di sé l'atleta paralimpica bergamasca Martina Caironi, che ieri, venerdì 10 giugno, ha fissato il nuovo record del mondo in salto in lungo per la categoria T63. A Parigi, in occasione del World Athletics Grand Prix, l’atleta bergamasca allenata da Gianni Marcarini ha saltato 5,46 metri, migliorandosi di ben ventisette centimetri rispetto al proprio precedente primato all’aperto (5,19 a Nembro l’anno scorso). La trentaduenne di Alzano Lombardo ha tenuto tutti con il fiato sospeso, andando a ogni salto sempre un poco più in là.

Il salto mondiale è arrivato al sesto tentativo, dopo una gara all’insegna della continuità e che la vedeva già in testa (5,14, 5,02, 5,20, 5,15 e nullo). Un’emozione dietro l’altra, perché già il giorno precedente l’atleta era arrivata a un soffio dal record mondiale, ma nei 100 metri. Aveva commentato così: «Abbiamo corso insieme ad atlete con amputazioni mono e bilaterali sotto il ginocchio, quindi con tempi più bassi dei nostri ovviamente. Per me è stato stimolante, ma anche un "tour de force", come si dice qui in Francia, in quanto abbiamo disputato semifinale alle 15.55 e finale alle 17.10. In ogni caso ho potuto riconfermare la mia forma con un 14"12 e poi un incredibile 14"05 in finale ( a soli 3 centesimi dal record del mondo di Eugene!), dove la vincitrice, amputata bilaterale transtibiale ha fermato il cronometro a 12"56, WR della categoria t62!».

Ieri invece, dopo il successo nel salto in lungo, ha commentato così: «Non ci credo, stanno succedendo delle cose che non mi sarei mai aspettata fino a qualche mese fa. Sono felicissima, mi sento proprio bene quando entro in pista, sicura di me, rilassata e allenata bene. Penso che se quest’anno fosse arrivato l’anno scorso sarebbe stato meglio, ma ora guardo alle Paralimpiadi di Parigi 2024 con delle ottime prospettive».

Il pensiero dell’atleta va in parte al passato, ai due argenti conquistati a Tokyo 2020, e in parte al futuro, con una frase che mostra tutta la sua determinazione: «È bello vedere che dopo tutti questi anni di carriera continuo ad emozionarmi e ad emozionare. Il prossimo anno, su questa stessa pista, ci saranno i Mondiali e il mio obiettivo è quello di crescere limando tutte le cose che ci sono ancora da perfezionare».

Le soddisfazioni che arrivano dal mondo sportivo bergamasco non si fermano alla Caironi, ma vedono una giornata indimenticabile anche per Oney Tapia, che si è confermato sul podio nel lancio del disco F11con un 39,51 metri, sotto ai 46,24 metri del brasiliano Alessandro Rodrigo Da Silva, che ha stabilito il record mondiale.

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