Inchiesta

Piccinelli a processo per presunte tangenti: la procura chiede 5 anni

Ma la difesa insiste sulla poca credibilità dei Boccolini. L’ex assessore provinciale forzista è accusato di aver intascato 275mila euro per far promuovere il Pgt di Foppolo e Valleve tra il 2013 ed il 2014

Piccinelli a processo per presunte tangenti: la procura chiede 5 anni
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Nella requisitoria che ha avuto luogo ieri (giovedì 16 giugno) in tribunale a Bergamo i pm Silvia Marchina e Carmen Santoro hanno chiesto una condanna di 5 anni per Enrico Piccinelli, ex esponente di Forza Italia ed ex assessore provinciale, accusato di aver intascato tangenti per 275mila euro al fine di far passare il Piano di governo del territorio dei comuni di Foppolo e Valleve, tra il 2013 ed il 2014. Il Comune di Foppolo, che si è costituito parte civile, ha chiesto il risarcimento per danno di immagine.

La Procura, nel corso delle due ore di procedimento, ha chiesto al giudice Bianca Maria Bianchi di non concedere le attenuanti generiche all’imputato, che era presente come le altre volte in aula, nonostante il suo stato di incensurato. In seguito è stato il turno della difesa, rappresentata dagli avvocati Mauro Angarano e Gianluca Quadri, che sosterranno la versione di Piccinelli, il quale nega ogni addebito.

I suoi legali hanno insistito sulla poca credibilità dei principali accusatori, i fratelli Fulvio e Maria Silvia Boccolini, che per la difesa sono al centro di un episodio di millantato credito, mentre il reato addebitato al loro assistito non sussisterebbe. I due, titolari di uno studio contabile, avrebbero ricevuto i soldi da alcuni imprenditori da consegnare all’assessore provinciale all’Urbanistica, ma hanno anche ammesso di essersi spartiti all’oscuro di tutti 300 mila euro, poi mandati in Svizzera. La confessione dei Boccolini secondo la difesa sarebbe inoltre viziata dal fatto che erano assistiti dall’avvocato Benedetto Maria Bonomo, difensore anche di Sergio Lima e di Mauro Arioli, che aveva rivelato all’inizio alla Guardia di finanza la storia della tangente. Le repliche e la sentenza dei giudici sono previste per il 21 luglio prossimo.

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