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Basta Servizio
Giudice di Pace, costi insostenibili: il Comune di Treviglio lo chiude
Il servizio dal 2012 era sostenuto economicamente dall'Amministrazione. L'opposizione: "Sempre le solite scuse"
Il Comune di Treviglio ha deciso di non tenere più aperto l’ufficio del Giudice di pace in via Bellini.
Giudice di Pace
Nel prossimo Consiglio comunale l’argomento chiusura del Giudice di pace sarà all’ordine del giorno. Già nel 2012 il servizio aveva rischiato la chiusura, ma l’Amministrazione comunale, con una mozione, aveva deciso di mantenerlo. Il Ministero della Giustizia, infatti, aveva dato la possibilità di evitarne la chiusura, addebitando però le spese sui Comuni. L’Esecutivo trevigliese aveva messo a disposizione dei locali e aveva “prestato” il personale amministrativo scegliendolo tra quelli del Municipio.
Troppe spese
Dopo dieci anni, l’Amministrazione ha deciso di non mantenere più il servizio di Giudice di Pace, perché “ritiene insostenibile sul piano finanziario il mantenimento di tale struttura a fronte dei maggiori servizi obbligatori imposti ai Comuni negli ultimi anni e soprattutto dei vincli di spesa e assunzionali che gravano sui medesimi”. Da qui la decisione di chiudere il servizio dopo confronto con il presidente del Tribunale di Bergamo.
Opposizione all'attacco
La decisione che sta sollevando polemiche, soprattutto tra le fila dell’opposizione. Pochi minuti fa il consigliere del Pd Laura Rossoni ha pubblicato uno sferzante post su Facebook.
“Zitto zitto e senza alcun confronto il sindaco Juri Imeri decide che il giudice di pace a Treviglio non serve più – ha scritto Rossoni - Pronto a fare conferenze stampa e comunicati per aver adottato un’app per pagare il parcheggio non dice niente sulla rinuncia di un servizio importante per la città e per tutto il territorio come quello della giustizia. La scusa è sempre la stessa: non ha soldi. Certo i fondi covid li usa per chiudere le falle della società dei parcheggi, certo spende centinaia di migliaia di euro per una cucina faraonica alla fiera solo per citarne un paio. Si lamenta che aumentano le bollette ma non pensa nemmeno a spegnere le fontane per risparmiare. intanto aumenta tutte le tasse e le tariffe ma guai a farglielo notare perché si offende. Ora anche questo, Treviglio la grande capitale, la città che non smette di crescere ma che, dice il sindaco, non può più sostenere un servizio importante come il giudice di pace. Dei cittadini che poi saranno costretti ad andare a Bergamo anche solo per contestare una multa ingiusta non gli importa. Ma il giudice di pace non è solo questo naturalmente. E’ un servizio importante per mille questioni giudiziarie e non solo per Treviglio ma per tutto il territorio. Ma la soluzione qual é? Chiudiamo e basta! Possibile che non ci siano altre soluzioni? Forse occorrerebbe davvero muoversi in una logica di territorio e di capitale aprendo il confronto con gli altri comuni che usufruiscono del servizio e chiamandoli a compartecipare alle spese. Almeno provarci!”.