Anche il Papa Giovanni tra i diciotto centri della Rete italiana screening polmonare
La vicepresidente di Regione, Moratti: «Pronti ad avviare il programma di prevenzione e monitoraggio del tumore al polmone»
Nuovo traguardo per l'Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo: entra ufficialmente a far parte, insieme all'Istituto dei tumori di Milano, della Rete italiana screening polmonare. La delibera è stata proposta dalla vicepresidente e assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti.
Salgono così a diciotto i centri che costituiscono la Rete in Italia: il suo compito è quello di realizzare il programma di prevenzione e monitoraggio del tumore al polmone. Regione Lombardia, inoltre, ha disposto l'erogazione di circa 340 mila euro di fondi ministeriali ai due centri lombardi.
«Un programma importante – ha sottolineato l'assessore Moratti –. I dati sono molto allarmanti, infatti il fumo di tabacco è la più grande causa di morte evitabile in tutti i paesi ad alto reddito, compresa l'Unione Europea e l'Italia. Ed è causa di circa sei milioni di decessi ogni anno secondo l'Organizzazione mondiale della sanità».
«In assenza di misure efficaci – ha proseguito l'assessore – si stima che il numero possa arrivare a otto milioni. L'Istituto tumori di Milano e il Papa Giovanni XXIII di Bergamo soddisfano pienamente i requisiti vista l'altissima specializzazione nel settore. E sono già pronti ad avviare il programma di prevenzione e monitoraggio del tumore al polmone».