Guardia di Finanza, a Bergamo cinque milioni di erogazioni indebite nei contributi Covid
È quanto emerge dall'ultimo bilancio della Guardia di Finanza, relativo al 2021 e ai primi cinque mesi del 2022
Nell'ultimo bilancio della Guardia di Finanza si parla di reddito di cittadinanza, contributi Covid, evasori e fallimenti, ma anche di Pnrr – ossia il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel periodo che va dal 2021 fino ai primi cinque mesi di quest'anno, sono state ben quindici le persone denunciate per «reati in materia di appalti» e «delitti contro la pubblica amministrazione»: tre in più rispetto al bilancio del 2020. Il Pnrr, come ha spiegato il comandante provinciale Marco Filipponi a Corriere Bergamo (che ha anche riportato la notizia e i relativi dati) significa infatti controlli più stringenti sugli appalti pubblici.
Secondo il rapporto, sono aumentati anche gli illeciti relativi alle pratiche per ottenere il reddito di cittadinanza. In seguito alle verifiche, selettive su determinati soggetti, sono state denunciate 122 persone contro le 66 del 2020, con illeciti per 1,2 milioni di euro di cui 921 mila percepiti e 355 mila euro richiesti ma non ancora riscossi e ora bloccati.
In materia di contributi Covid a fondo perduto erogati dal Governo per far fronte all'emergenza, invece, ammontano a quasi cinque milioni di euro le richieste ed erogazioni indebite. 162 i controlli, da cui sono scaturite 36 denunce. Complessivamente, gli interventi sono stati 491, 21 le indagini delegate dalla Procura, 194 persone denunciate e 20 ritenute responsabili di danni erariali pari a un milione e 440 mila euro – 44 mila dei quali hanno costituito un danno alle risorse per il sistema sanitario.
Un capitolo a sé è riservato agli evasori fiscali: poco più di settemila gli interventi, 569 le indagini. Gli evasori denunciati sono stati 71 (quasi raddoppiati rispetto al 2020) di cui due si tratta di casi di evasione internazionale. Le frodi fiscali (note alle Fiamme gialle) hanno riguardato fatture false o compensazioni per crediti fiscali non esistenti, con dati complessivamente in calo. Si parla di 322 denunciati, sei arrestati e ventotto milioni e mezzo di beni sequestrati.
Infine ci sono i fallimenti; 137 persone denunciate, quattro arrestate, per reati di riciclaggio e auto-riciclaggio. I beni sequestrati ammontano a quasi undici milioni di euro. Risultano poi cinque denunciati e tre arrestati per usura, con un sequestro che ammonta a 343 mila euro. Infine, per quanto riguarda i reati fallimentari, si parla di 3 milioni di euro di sequestri su distrazioni per circa dodici milioni di euro.