Situazione allarmante

A inizio estate sono già sette gli infortuni mortali che hanno coinvolto lavoratori bergamaschi

Dopo la morte a Milano del 59enne di Pontirolo. I sindacati: «No a più ore lavorate e più infortuni e morti sul lavoro»

A inizio estate sono già sette gli infortuni mortali che hanno coinvolto lavoratori bergamaschi
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Il boom nel settore edilizia è un dato di fatto e nonostante l’arrivo dell’estate, del sole a picco e del caldo asfissiante che sale dall’asfalto delle nostre città, i lavori continuano. E continuano anche gli infortuni, spesso mortali.

A inizio dell’estate sono già sette gli incidenti mortali che hanno coinvolto lavoratori della provincia di Bergamo, l’ultimo sabato 25 giugno, quando Graziano Chiari, residente a Pontirolo Nuovo e titolare insieme al cognato della carpenteria metallica Cosme di Arcene, mentre stava lavorando in zona corso Sempione a Milano è stato colpito dal braccio di una gru staccatosi improvvisamente e piombato su di lui dall’alto. La gru è stata posta sotto sequestro e verrà sottoposta a una consulenza tecnica. Nonostante i tentativi di soccorso e il trasporto d’urgenza al Niguarda di Milano, l’uomo, 59enne, è morto nella giornata di domenica.

Le sigle sindacali hanno portato le condoglianze alla famiglia del lavoratore e hanno dichiarato la propria preoccupazione e il proprio sdegno «per quanto successo e per i troppi incidenti che non è più possibile tollerare, e cercano di richiamare l’attenzione sulla prevenzione e sulla sicurezza nei cantieri edili, perché tragedie del genere non possono essere considerate accettabili».

Giuseppe Mancin della Feneal Uil, Simone Alloni della Filca Cisl e Luciana Fratus della Fillea Cgil di Bergamo dichiarano: «Sono due anni che chiediamo che si intervenga perché il boom del settore dell’edilizia, che ha riportato il settore a livelli pre-Covid, non debba tradursi nell’equazione più ore lavorate uguale a più infortuni e più morti sul lavoro. Ora restiamo in attesa degli accertamenti da parte degli organi preposti, affinché si chiariscano meglio l’esatta dinamica e le responsabilità sull’accaduto. Si deve infatti capire come il braccio di una gru arrivi a spezzarsi: l’attenzione alla manutenzione dei mezzi di cantiere deve essere attenta e accurata, e i limiti di carico previsti dal costruttore del mezzo vanno rispettati sempre. Rispetto delle regole e prevenzione sono fondamentali perché queste tragedie non si ripetano, insieme alla informazione e la formazione dei lavoratori. Sono questi gli strumenti più efficaci per contrastare gli infortuni nei luoghi di lavoro, insieme agli investimenti sulla sicurezza che devono essere prioritario per le imprese».

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