Criminalità

Treviglio, arriva il taser per gli agenti di Polizia

Le potranno utilizzare gli effettivi che hanno seguito il corso di formazione e conseguito il certificato

Treviglio, arriva il taser per gli agenti di Polizia
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Dopo la sperimentazione effettuata da circa un mese dalla Polizia di Bergamo, che lo ha impiegato per la prima volta una settimana fa, nella giornata di ieri (lunedì 27 giugno) anche per gli agenti del commissariato di Treviglio sono arrivati i taser: li potranno utilizzare gli uomini e le donne in divisa che hanno seguito il corso di formazione prendendo poi il certificato di «operatore titolare», in tutto 23 persone. Lo strumento è considerato un’arma a tutti gli effetti: il suo utilizzo è stato voluto anche come alternativa alla pistola d’ordinanza, dato che è in grado con le sue scariche di neutralizzare un soggetto pericoloso senza causare danni permanenti.

La procedura seguita dagli agenti prevede che il taser debba essere prima mostrato all’individuo minaccioso senza estrarlo, dopodiché, nel momento in cui quest’ultimo non dovesse desistere dalle sue intenzioni nocive, si è autorizzati ad estrarlo e ad utilizzarlo, sempre e comunque con la presenza di un collega che assiste nell’azione , il quale deve essere a sua volta debitamente formato.

Nel momento in cui si preme il grilletto, lo strumento spara due elettrodi collegati al corpo principale, con cavi estendibili fino ad otto metri, che arrecano una scarica di corrente ad alta tensione ma bassa intensità, tramite impulsi rilasciati a intervalli brevissimi per cinque secondi. L’elettricità, con questo metodo, ha l’effetto di paralizzare i muscoli del soggetto pericoloso per la sicurezza pubblica. In seguito, si dovrà sempre allertare il 118 che dovrà assisterlo una volta bloccato: questo nel caso rientrasse nella categoria di persone a rischio cardiaco, anche se di norma lo strumento non causa problemi di questo tipo.

Il suo impiego risulta tra l’altro sicuro per i poliziotti, in quanto le scariche passano sempre da un elettrodo all’altro percorrendo la distanza minore, quindi anche toccando il criminale non si rischia di rimanere paralizzati a propria volta mentre lo si ammanetta.

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