Tragedia di Azzano, la Cassazione conferma gli 11 anni e 4 mesi a Scapin per omicidio volontario
Respinto il ricorso dell'uomo che travolse e uccise, la notte tra il 3 e il 4 agosto 2019, Matteo Ferrari e Luca Carissimi
A distanza di oltre un anno dalla sentenza d'Appello, la Cassazione ha confermato ieri in tarda serata (1 luglio) la condanna a 11 anni e 4 mesi di reclusione per Matteo Scapin, il 35enne di Curno che nella notte tra il 3 e il 4 agosto del 2019 investì e uccise a bordo della sua Mini i giovanissimi Matteo Ferrari e Luca Carissimi, che viaggiavano a bordo di una Vespa.
Scapin era stato anche condannato a ulteriori 4 mesi di reclusione per guida in stato d'ebbrezza. Su questo punto, la Cassazione ha rinviato in secondo grado.
Com'erano andati primo e secondo grado
A margine della sentenza, l'avvocato Andrea Pezzotta, legale dell'imputato, si è detto «fortemente deluso» e ha anche detto che Scapin è stato «molto scosso dalla notizia». A parere della difesa, la sentenza giusta era quella di primo grado, che aveva condannato in abbreviato (dunque con lo sconto di un terzo della pena) l'uomo di Curno a 6 anni e 8 mesi con l’accusa di omicidio colposo. All’epoca, l’accusa aveva chiesto 16 anni per duplice omicidio volontario e guida in stato di ebbrezza.
Come detto, nel maggio 2021 l'Appello aggravò la pena per Scapin, con i giudici che spiegano che non è plausibile ipotizzare uno scontro accidentale, frutto della paura e dell’annebbiamento causato dall’alcol. Bensì, l’imputato avrebbe intenzionalmente urtato la Vespa su cui viaggiavano Matteo Ferrari e Luca Carissimi. C'era dunque dolo, seppur «eventuale», perché verosimilmente l’imputato, spiegavano i giudici, intendeva disarcionare i due giovani, non abbatterli.
La tragica notte tra il 3 e il 4 agosto 2019
Si chiude con questa sentenza di terzo grado una storia tragica, che ebbe inizio la sera del 3 agosto 2019 alla discoteca Setai di Orio al Serio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli amici Luca Carissimi e Matteo Ferrari, entrambi residenti a Bergamo, in Borgo Palazzo, fecero degli apprezzamenti alla fidanzati di Matteo Scapin, che reagì male e avviò una discussione con i due.
Il litigio si riaccese nel parcheggio esterno della discoteca e quando Scapin e la sua ragazza salirono in auto per andarsene, furono inseguiti dai due giovani. Ferrari, sempre secondo la ricostruzione degli eventi, lanciò il proprio casco contro la vettura, sfondando il lunotto. Poi la Vespa con a bordo i due giovani accelerò e superò la Mini, ma Scapin sterzò a destra e urtando la parte posteriore della moto. Carissimi morì sul colpo, mentre Ferrari spirò il giorno dopo in un letto d'ospedale.