Maier Cromoplastica di Verdellino, "vigilantes" nei reparti dopo l'annuncio di liquidazione
I sindacalisti Fiom e Fim: «Lede la dignità del personale, contrario allo Statuto dei lavoratori». Intanto la protesta prosegue
Dopo settimane di scioperi e presidi e l'annuncio di liquidazione, le lavoratrici e i lavoratori della Maier Cromoplastica Spa sono rientrati al lavoro. Ad attenderli, in azienda, un gruppo di guardie che si aggiravano tra i reparti.
«Una scelta a nostro giudizio non solo inutile, ma che lede ulteriormente la dignità di lavoratrici e lavoratori che in queste lunghe giornate di sciopero e presidio hanno tenuto un comportamento assolutamente civile e pacifico», commentano le Rsu e i rappresentanti di Fiom Cgil e Fim Cisl. Questa azione, proseguono i sindacalisti, non solo aggrava «un clima già pesante e teso», ma dimostra «come la proprietà non abbia fiducia nei propri dipendenti, mentre proprio questi ultimi avrebbero tutte le ragioni di dubitare dell'azienda e della sua buona fede».
«Oltretutto – proseguono i sindacati – questa azione contrasta con quanto previsto dallo Statuto dei lavoratori, sia per la presenza in sé del personale di guardia, sia perché la scelta non è stata preventivamente comunicata ai dipendenti e alle rappresentanze sindacali». La richiesta, quindi, è che «l'azienda modifichi il suo atteggiamento, riportando il personale di guardia alle sue normali attività».
Sebbene lavoratrici e lavoratori – in sciopero e presidio permanente dal 23 giugno scorso – abbiano ripreso l'attività lavorativa in attesa di essere convocati dai liquidatori, la protesta prosegue ugualmente con scioperi a scacchiera e un presidio nelle ore di chiusura dell'azienda.