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Ryanair, confermato lo stop per domenica 17 luglio a causa dello sciopero del personale

I sindacati: «Decisione dopo mancato miglioramento condizioni di lavoro». Le associazioni dei consumatori: «Si prendono in ostaggio i passeggeri che devono andare in vacanza»

Ryanair, confermato lo stop per domenica 17 luglio a causa dello sciopero del personale
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«Ad oggi, in mancanza di iniziative concrete nella direzione del miglioramento delle condizioni di lavoro e dell'adeguamento dei salari, rimane confermato, domenica 17, lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair» ha dichiarato il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, dopo l'incontro al Mims sulle problematiche del trasporto aereo in queste ultime settimane. «Abbiamo chiesto al Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di convocare un confronto con le compagnie low cost, per verificare il rispetto dell'applicazione dell'articolo 203 del Decreto Rilancio sull'applicazione dei minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo» ha spiegato il leader sindacale.

«È giusto che i lavoratori rivendichino i loro diritti, ma bloccare il trasporto aereo durante il periodo estivo è inaccettabile». Ad affermarlo è stato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi. «Sospendere i voli quando milioni di cittadini si spostano in aereo per raggiungere le località di villeggiatura è un atto ostile verso gli utenti che rischiano di perdere ingiustamente giorni di vacanza e soldi». Truzzi ha poi chiesto ai dipendenti di trovare soluzioni alternative e al Garante degli scioperi di approvare una fascia di Garanzia che vada fino al 15 settembre prossimo. Il presidente di Assoutenti ha inoltre preannunciato azioni legali nei confronti della compagnia, nel caso dovessero verificarsi nuovi scioperi durante l’estate.

«Lo sciopero di piloti e assistenti di volo Ryanair è irresponsabile e arrecherà enormi disagi ai cittadini in partenza per le vacanze estive» ha affermato il Codacons, che torna a chiedere un tavolo urgente per affrontare l'emergenza aerei. «Indire scioperi e proteste in pieno periodo di partenze estive è una vera e propria violenza verso gli utenti, che non hanno alcuna colpa e che, ricordiamolo, pagano attraverso i biglietti e i servizi aerei lo stipendio di piloti e assistenti di volo – ha dichiarato il presidente Carlo Rienzi -. Usare i cittadini come ostaggi impedendo loro di raggiungere le località di villeggiatura è un atto irresponsabile che aggrava la situazione già critica del trasporto aereo». L’associazione ha poi chiesto l'apertura di un tavolo di confronto urgente tra Mims, Enac, compagnie aeree e associazioni dei consumatori, volto ad affrontare l'emergenza in atto.

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