Caduta del Governo Draghi, Violi: «Noi presi a schiaffi. La Lega si assuma le sue responsabilità»
Dopo che il governatore Fontana ha puntato il dito contro pentastellati e Pd, la risposta del grillino bergamasco. Che aggiunge: «A questo punto, meglio si torni al voto»
«Avevamo posto questioni economiche e sociali, ci è stato risposto con una richiesta di delega in bianco e schiaffi in faccia»: si è espresso così, nella giornata di oggi (giovedì 21 luglio), il coordinatore del Movimento 5 Stelle in Lombardia, il bergamasco Dario Violi, riguardo la caduta del governo Draghi.
«Arrivati a questo punto meglio siano i cittadini a esprimersi in merito ai programmi delle forze politiche - ha aggiunto Violi -. La nostra proposta è chiara. Siamo vicini alle famiglie, che soffrono gli effetti della crisi pandemica e del caro energia, ai lavoratori che chiedono la dignità di un salario equo e alle piccole medie imprese da cui passa la ripresa e la tenuta economica del Paese. Continueremo a batterci per una transazione ecologica ed energetica, attraverso la quale guidare l'Italia verso un futuro sostenibile».
La dichiarazione arriva dopo che il presidente regionale Attilio Fontana aveva accusato i grillini e i dem di aver causato la crisi. Secondo Fontana, che si è esposto durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, la crisi sarebbe stata «determinata esclusivamente dai comportamenti del Pd, che ha cercato di destabilizzare presentando delle proposte di legge assolutamente divisive, e poi dai Cinque Stelle, che concretamente hanno tolto il loro sostegno al governo».
Accuse inequivocabili, a cui poi il governatore ha aggiunto: «Io credo che ormai non ci fossero più le condizioni per proseguire. Forza Italia e la Lega hanno cercato una soluzione per dare un’opportunità di continuare escludendo dal governo i Cinque Stelle, che erano quelli che avevano creato questa situazione, ma quest’opportunità non è stata colta».
Una versione non condivisa da Violi: «Tutto il Paese ha visto Lega e Forza Italia decidere di far cadere il governo - ha affermato -. Una scelta dettata esclusivamente da ragioni di opportunismo politico. Abbiano almeno la decenza di assumersene la responsabilità. Fontana e il centrodestra lombardo non fuggano come Salvini, che ieri in Senato non ha nemmeno avuto il coraggio di prendere la parola per la dichiarazione di voto».