Sei chilometri tra Fonteno, Adrara San Rocco ed Endine Gaiano in memoria dei partigiani
È stata appena inaugurata la “Strada della battaglia di Fonteno 31 agosto ’44”, un percorso diviso in nove tappe per raccontare la battaglia più importante della Resistenza bergamasca
Scarpe da ginnastica, zaino in spalla e un nuovo percorso da testare. I sei chilometri divisi in nove tappe del Sentiero Partigiano “Strada della battaglia di Fonteno 31 agosto ’44” sono stati inaugurati sabato scorso, il 23 luglio. Il tracciato, che ripercorre i momenti della battaglia di cui porta il nome, la più importante combattuta nella bergamasca, si snoda tra i Comuni di Fonteno, Adrara San Rocco e Endine Gaiano. Mauro Magistrati, presidente provinciale Anpi ha ricostruito la storia che sta alla base della creazione del nuovo percorso e il ruolo fondamentale svolto da chi, il giorno della battaglia, c’era: «Abbiamo avviato questa iniziativa nel 2020 grazie anche all’ispirazione del Partigiano Vincenzo Beni e di Francesco Nezosi, testimone della battaglia . Dopo due anni, così faticosi, che hanno causato la scomparsa di entrambi, inauguriamo finalmente il tracciato che si ispira all’analoga operazione fatta nel 2019 Gandino con il percorso che porta in Malga Lunga».
La Strada della battaglia di Fonteno, ora percorso accessibile per scolaresche, escursionisti e semplici curiosi, è il frutto di un lungo lavoro condotto da Anpi Provinciale con le sezioni Valle Calepio - Val Cavallina, Endine Gaiano e Lovere, e con il sostegno fondamentale non solo dei Comuni di Fonteno, Adrara San Rocco, Endine Gaiano e Trescore Balneario ma anche di Comunità Montana Laghi Bergamaschi, Fieb – Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e Arci Lombardia.
Foto di Roberto Giussani
Magistrati riprende il discorso sottolineando: «L’ importanza di questa iniziativa sta anche nell’aver tessuto una rete di soggetti, istituzioni, enti, associazioni che hanno sostenuto la realizzazione del percorso e a cui va il nostro vivo ringraziamento. Lo definirei un progetto della Comunità attraverso la valorizzazione della memoria offriamo la possibilità di stabilire contatti con la storia della Resistenza, andando sui luoghi dove si è combattuta».
Gli otto punti di sosta principale sono Piazza Ongaro Parroci a Fonteno, Cascina Fudrighì, Colletto, Colle di Caf, Monumento Brigate Partigiane sul Monte Torrezzo (già realizzato nel 1984, oggi viene arricchito dalle nuove istallazioni), Casì de Torès e Valmaggiore. Si aggiunge poi un nono punto che crea una breve deviazione dal sentiero. Una stazione è dedicata alla Resistenza delle donne. Non servono competenze escursionistiche specifiche per completare il giro, tuttavia, per chi non vuole camminare troppo, il percorso è percorribile anche solo per alcuni tratti, fermandosi a solo alcune delle stazioni, ciascuna delle quali ricorda e testimonia momenti diversi del conflitto del 31 agosto del ’44. La battaglia raccontata sui totem bilingui, che si trovano a ogni sosta, fu vinta dalle forze della Resistenza. Furono protagonisti i Partigiani delle Brigate 53esima Garibaldi e Francesco Nullo e i battaglioni fascisti della Op Macerata e dei nazisti guidati da Fritz Langer, oltre ai molti civili che sostennero la lotta partigiana.
Ieri, domenica 24 luglio, dopo l’inaugurazione del giorno precedente, il sentiero è stato subito testato in occasione della giornata di iniziative per celebrare il 78esimo anniversario della battaglia. Alle 8,15 il ritrovo è stato alla piazza di Fonteno, tappa commemorativa al Monumento Partigiano del Colletto, alle 10,45 è intervenuto Massimo Bisca, Presidente Anpi Genova e membro della segreteria nazionale e alle 12,30 Pastasciutta Antifascista per la pace alla Casa La Resistenza sui Colli di San Fermo, che dal 2017 ospita il museo dedicato alla battaglia, in collegamento con le analoghe iniziative della “Pastasciutta Antifascista di Papà Cervi” che si tengono in tutta Italia. Con canzoni resistenti di Valentina Soster (prenotazioni 335.7559628, 333.2579937, 331.2190899).
Tutte le info su www.anpibergamo.it.