Chiusura epocale

Città Alta, a fine agosto il panificio Tresoldi lascerà il posto a un Carrefour Express

La storica attività sulla Corsarola chiude i battenti: in arrivo il noto marchio della grande distribuzione

Città Alta, a fine agosto il panificio Tresoldi lascerà il posto a un Carrefour Express
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Cambiamento epocale in Città Alta, dove il panificio Tresoldi a fine agosto lascerà il posto ad un Carrefour Express: così facendo, la storica attività sulla Corsarola porrà fine ai suoi 63 anni di attività, per lasciare spazio al secondo supermercato nel centro storico, dopo il mini market aperto qualche anno fa in via Donizetti.

A riportare la novità è stato oggi (mercoledì 27 luglio) il Corriere Bergamo. Il titolare Massimo Tresoldi rappresenta la terza generazione di un’impresa familiare avviata in città nel lontano 1938, con il primo forno aperto in via San Lorenzo dal nonno Filippo Giuseppe Tresoldi, che si trasferì nel capoluogo orobico con la famiglia da Cassano d’Adda. Dopo poco più di una decina d’anni, nel 1949, era seguita l’inaugurazione di un altro negozio in via Gombito. Il locale in via Colleoni, invece, era stato avviato nel 1959 ed era diventato in poco tempo un punto di riferimento per il territorio. Nel presente, sia per i residenti che per i visitatori di Città Alta, rappresenta una tappa quasi obbligatoria. La sorprendente notizia è stata accolta con una certa incredulità sia dai frequentatori abituali che dagli altri negozianti, sia per l’importanza della realtà in questione che per la qualità dei loro prodotti, molto apprezzati dai clienti, che non si limitano solo al semplice pane: oltre a quello al cioccolato, ai ficchi o all’uvetta si possono gustare pizze, focacce e vari tipi di brioche e dolci, tra cui le polentine.

Sta di fatto che il passaggio è imminente: gli spazi del panificio saranno dati in locazione a Carrefour, che li utilizzerà per aprire un negozio di prossimità, dopo gli altri presenti in via Tasso, piazza Pontida e, arrivo recente, in via Masone. Accanto quindi al dispiacere per una chiusura inaspettata, ci sarà il nodo di un’insegna della grande distribuzione in via Colleoni, che dovrà sapersi conciliare con un contesto e un edificio di natura storica.

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