Anche Umberto Bossi a Gandino per l'addio in Basilica a Franco Aresi
Ultimo saluto per il militante del Carroccio morto per infarto in montagna: fu per anni al fianco del Senatur. Le ceneri saranno disperse sui monti, dove morì il padre Primo
Si sono svolti nella mattinata di mercoledì 27 luglio a Gandino i funerali di Francesco Aresi (per tutti Franco), 68 anni, stroncato da un infarto domenica 24 luglio lungo un sentiero nel territorio di Valbondione.
Tante le persone che hanno voluto stringersi attorno alla moglie Alice Schaetzl, ai fratelli Emiliano e Lorenzo e ai familiari anche in questi giorni durante i quali la camera ardente è stata allestita presso la Casa del Commiato di Gazzaniga.
Numerosi i messaggi di cordoglio da parte di esponenti e militanti della Lega Nord, di cui Franco era stato attivo sostenitore sin dai primi anni ’80, quando lavorava come camionista. Insieme al fratello Emiliano aveva a lungo fatto parte del gruppo che curava la sicurezza del leader Umberto Bossi nelle sue uscite pubbliche. E proprio Bossi ha voluto rendere omaggio all’amico e sostenitore presenziando alla celebrazione in Basilica. Dopo aver assistito alla messa celebrata dal parroco don Innocente Chiodi, sul sagrato Bossi ha salutato la moglie, i fratelli e gli altri familiari, insistendo di essere avvicinato alla bara per un ultimo commosso saluto, cui si sono uniti i tanti gandinesi presenti, che ben conoscevano Franco (attivo donatore Avis e iscritto all'Aido) e che hanno dedicato un abbraccio anche al fratello Lorenzo, presidente della Pro Loco e attivo nella Protezione Civile. A rendere omaggio al defunto è giunto anche il colonnello Massimiliano Cingolini comandante del V Reggimento Alpini in Alto Adige e da decenni amico di famiglia. Il ricordo è andato anche al padre di Francesco, Primo (che era stato partigiano) pure morto per un malore a soli 64 anni in montagna, sul Pizzo Formico sopra Gandino. In quel luogo saranno ora disperse anche le ceneri del figlio Franco.