Siccità in Italia, come ridurre i consumi idrici tra le proprie mura domestiche
Prosegue senza sosta la calda estate italiana, che mai come quest’anno presenta parametri anomali e preoccupanti. Se in molti ricordano la stagione estiva 2003 come una delle più calde di sempre, ora dovranno ricredersi, perché il primo semestre del 2022 in Italia si classifica come l’anno più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica.
A preoccupare però è anche la scarsità di precipitazioni, praticamente dimezzate lungo tutta la Penisola facendo registrare un calo del 45%.
Una situazione che indubbiamente non giova all’agricoltura e all’ambiente in generale, visto che si è moltiplicato il rischio di incendi e i ghiacciai si mostrano sempre più sofferenti.
La causa principale di questo fenomeno va riscontrata nei cambiamenti climatici, di cui l’uomo è diretto responsabile, che si stanno accompagnando a un’evidente tendenza alla tropicalizzazione, caratterizzata da eventi violenti, scomparsa delle stagioni, rapidi cambiamenti meteorologici.
Le criticità in Lombardia
Come le altre regioni del Paese, anche la Lombardia sta risentendo fortemente dell’emergenza siccità, e all’orizzonte non si prospettano piogge per il momento, il che rende le autorità regionali ancora più preoccupate. A riportare con evidenza quanto l’attuale situazione sia critica basta guardare i vari corsi d’acqua, fiumi e laghi presenti su tutto il territorio, che si stanno ritirando a vista d’occhio.
Ancora non è scattato lo stato di calamità, ma potrebbe accadere presto se non dovessero esserci precipitazioni a breve. Ad avere la peggio in primis sarà l’agricoltura, tanto che il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana ha già annunciato che l’acqua per gli usi irrigui rischia di terminare entro fine mese. Nel frattempo un rilevante episodio ha scosso la Lombardia: in provincia di Pavia è stata infatti fermata una centrale idroelettrica di Edison a causa della scarsità di acqua, inaugurata appena lo scorso anno. Già numerosi gli appelli rivolti ai cittadini per un uso consapevole dell’acqua, che ora più che mai devono fare la loro parte per cercare di tamponare una situazione che rischia di diventare sempre più infuocata.
Come ridurre i consumi idrici
Nei vari vademecum che spopolano su Internet e nelle ordinanze inviate dai sindaci non mancano suggerimenti su come i singoli utenti debbano comportarsi per contribuire al maggior risparmio idrico possibile. La prima regola, apparentemente banale, è chiudere bene il rubinetto: non sembra ma lasciando scorrere inutilmente l’acqua anche solo quando si stanno lavando le mani contribuisce a sprecarne almeno 6 litri, addirittura 30 litri se si stanno lavando i denti.
Per chi ha il giardino meglio evitare di innaffiare orti e giardini in continuazione, e preferire il riutilizzo di acqua già sfruttata per altro, per esempio in cucina per lavare le verdure, così come si può fare a meno per qualche tempo di lavare la macchina o cambiare l’acqua nelle piscine. Anche se la voglia di rinfrescarsi è tanta, fare qualche rinuncia adesso permetterà di non perdere più avanti ulteriori comodità.
In cucina i maggiori sprechi idrici avvengono quando si lavano gli alimenti o i piatti. Per sopperire al problema meglio riempire d’acqua delle bacinelle anziché usare l’acqua corrente per sciacquare i cibi prima di cucinarli. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, sia in cucina che in bagno, avviarli sempre a pieno carico e scegliere programmi di lavaggio a temperature non elevate.
Prestare attenzione alle perdite occulte nelle tubature, che rischiano di causare spiacevoli sorprese e dare vita a sperperi scongiurabili. Anche in bagno sono tante le accortezze che possono essere impiegate. Per un po’ di tempo, almeno fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata, meglio preferire la doccia alla vasca da bagno: per quest’ultima il consumo d’acqua risulta quattro volte superiore. Inoltre, per chi ne ha la possibilità, può dimostrarsi una buona idea installare rubinetti e docce moderne, studiate per garantire il pieno rispetto dell’ambiente e salvaguardare gli sprechi, come le docce Novellini che si possono trovare negli showroom di Sorelle Chiesa.
Docce e rubinetti “green”, funzionali al risparmio idrico
Già da qualche anno in commercio è forte la presenza di sistemi doccia in grado di controllare e gestire il consumo d’acqua. I box doccia più moderni dispongono di touchscreen con cui è possibile monitorare la temperatura dell’acqua, l’intensità del getto e la sua portata. Attraverso questi dispositivi digitali è inoltre possibile verificare quanta acqua viene impiegata giornalmente: quando si hanno dati concreti sottomano diventa più semplice e immediato capire come comportarsi, oltre che rendersi conto di quali azioni effettivamente si stanno compiendo. In alcuni casi è addirittura possibile decidere preventivamente la durata della doccia. Per quanto riguarda i rubinetti, sia per la doccia che per il lavandino, esistono appositi miscelatori che controllano l’erogazione dell’acqua e la bloccano nel caso in cui venga raggiunta una certa portata. Come segnale di avvertimento per indicare un eccessivo utilizzo di acqua, alcuni di essi dispongono di spie LED che cambiano colore in caso di durata eccessiva della doccia. Scegliere soluzioni per il bagno attente all’ambiente e agli sprechi aiuterà senza dubbio a contrastare nel piccolo l’emergenza siccità, non solo in questo momento ma anche in un prossimo futuro.