Morte della piccola Diana, lo sfogo della nonna: «Mia figlia è un mostro. Per me non esiste più»
La donna, che vive a Catanzaro, è salita a Milano per partecipare ai funerali che si terranno domani (29 luglio) a San Giuliano Milanese
I funerali si terranno domani, venerdì 29 luglio, nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese. Probabilmente ci sarà tantissima gente a dare l'ultimo saluto alla piccola Diana, la bimba di soli 18 mesi morta di stenti nella casa della periferia di Milano dove viveva con la madre Alessia Pifferi, accusata di averla abbandonata per sei giorni. Alle esequie parteciperà anche il sindaco meneghino Beppe Sala.
I risultati dell'autopsia svoltasi il 26 luglio sul corpicino della piccola hanno confermato la terribile morte a cui è andata incontro. Sua mamma, 37 anni, è accusata di omicidio volontario: abbandonando sua figlia per andare a restare dal suo fidanzato, un 58enne di Leffe, era consapevole dei rischi che venivano corsi. Ma ha scelto di fregarsene.
Dal carcere di San Vittore, nel quale si trova rinchiusa da ormai una settimana, la 37enne pare abbia chiesto di poter assistere ai funerali di sua figlia. Il permesso le è stato negato. Intanto, i suoi nuovi legali hanno chiesto di poter sottoporre la loro assistita a una perizia «neuroscientifica e psichiatrica».
Chi invece sarà presente alle esequie è la signora Maria, madre di Alessia Pifferi. La donna da diversi anni vive a Crotone, ma appena è stata informata di quanto accaduto è salita a Milano. Nei giorni scorsi aveva affidato ai social la sua rabbia, definendo la figlia «un mostro». In un'intervista a Il Giorno ha poi detto: «Ho scritto quelle parole in un momento di rabbia. Comunque non voglio più saperne di lei: per me non esiste più».
Sempre al quotidiano, la donna ha aggiunto: «Vedevo Diana in videochiamata e non notavo nulla di strano. Se avessi saputo quello che succedeva, sarei corsa a Milano. Non ne avevo idea. Io vivo lontano, non potevo immaginare una cosa simile».