Lavori per il baluardo di Valverde fermi: la ditta che aveva vinto il bando fa causa al Comune
Di fronte alle inadempienze della Srl che si era aggiudicata i lavori, Palazzo Frizzoni si sta muovendo di conseguenza. Non senza polemiche
Ad andare avanti sembrano essere solo le questioni legali e il miraggio del restauro del tratto di Mura veneziane rappresentato dal baluardo di Valverde resta ancora lontano. I lavori, rientranti nel progetto "Restauro delle Mura venete. Il Baluardo di Valverde: una ferita da ricucire nella Fortezza Veneziana di Bergamo", si erano avviati la scorsa estate, per poi attestarsi a una situazione di completo stallo che preoccupa i cittadini.
La ditta che si era aggiudicata i lavori è intervenuta, ma ha soltanto posizionato i ponteggi. Dopo diversi solleciti, il Comune di Bergamo non ha potuto che dichiararla inadempiente e rimuoverla dall’incarico. Ora, a quasi cinque mesi dalla rimozione, la Srl di Napoli ha deciso di fare causa a Palazzo Frizzoni. Secondo la società, il provvedimento adottato dall’Amministrazione recante la risoluzione del contratto d’appalto sarebbe «illegittimo e infondato».
È quanto si legge nella delibera di Giunta che ha autorizzato il sindaco a costituirsi nella causa promossa dall’impresa, che richiede anche un risarcimento danni per il valore di settantamila euro («in ragione dell’andamento anomalo dei lavori») ai quali si aggiungono 65mila euro («pagamento del valore venale delle opere eseguite, senza applicazione del ribasso») ma, secondo gli uffici del Comune che hanno proceduto con un accertamento tecnico e contabile, l’impresa avrebbe realizzato opere per un totale di 24.948 euro sull’appalto da 365mila euro.
L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla e l'Amministrazione, come hanno spiegato a L'Eco di Bergamo, sono invece certi del proprio operato. Per loro, l’importante ora è dare seguito, nonché concludere, i lavori per il bene decoro della città e la sicurezza dei cittadini.
L’assessore ha spiegato l’iter che l'Amministrazione ha deciso di seguire: «Abbiamo provveduto a contattare la seconda ditta classificata chiedendo la sua disponibilità, stiamo aspettando risposta. Se sarà negativa interpelleremo la terza e ultima classificata e se anche questa dicesse di no dovremo rifare la gara».
Si allungano quindi i tempi. Intanto, la situazione non può migliorare da sola. Quello che è certo è che il progetto rappresenta uno step fondamentale per restituire a uno dei monumenti più importanti di Città Alta la propria dignità e importanza.