In Bergamasca non ci sono più funghi. Colpa delle temperature elevate e della siccità
«Abbiamo passato al setaccio molti boschi dell'alta valle: abbiamo trovato pochissime specie», ha spiegato Pierino Bigoni del Gruppo micologico Bresadola
In questa torrida estate, a rimetterci non sono soltanto fiumi e laghi, bensì anche il bosco – particolarmente ingiallito – e i suoi frutti. Come i funghi: quest'anno proprio non ve n'è traccia. «A metà maggio – ha raccontato a L'Eco di Bergamo Pierino Bigoni del Gruppo micologico Bresadola, uno dei massimi esperti del settore –, nei boschi attorno ai mille metri di quota avevamo trovato qualche esemplare di marzuolo, spugnole e prugnolo». Poi (quasi) più nulla.
Le temperature elevate e l'eccessiva siccità che hanno colpito e messo in ginocchio coltivazioni e riserve d'acqua, hanno fatto male, terribilmente male, anche al sottobosco, aprendo le porte a una situazione di magra che mai si era verificata prima d'ora. «Abbiamo passato al setaccio molti boschi dell'alta valle – ha aggiunto l'esperto –. Abbiamo trovato pochissime specie».
A soffrirne anche le manifestazioni che ruotano attorno al mondo micologico, come la Mostra dei Funghi di Villa d'Ogna in programma oggi (6 agosto) e domani. Quarantacinque anni di mostra, di volta in volta sempre più ricca di centinaia d'esemplari, che quest'anno è costretta inevitabilmente a cedere al peso della siccità e delle condizioni meteo sfavorevoli.
Nonostante ciò, l'iniziativa resiste e sarà da incentivo per cittadini e turisti per approfondire la propria conoscenza nell'ambito di funghi tossici, velenosi e commestibili.