Transumanza dei Bergamini: Stezzano vieta passaggio in centro e Malanchini s'arrabbia
La manifestazione è nata nel 2020 e ripropone il transito dei capi di bestiame dalle valli alla pianura. Il consigliere regionale: «L'Amministrazione cambi idea»
Tutto è pronto per l’edizione 2022 della Transumanza dei Bergamini, la terza da quando è nata questa manifestazione. Tuttavia, stavolta dal Comune di Stezzano non c’è stato il via libera a transitare per le vie del centro: a renderlo noto con un certo disappunto è stato oggi (lunedì 8 agosto) il consigliere regionale e segretario dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini.
A quanto pare, la motivazione della Polizia locale è stata quella di evitare «problemi di viabilità e sicurezza», che però secondo l’esponente leghista sarebbero «non meglio precisati» e non giustificherebbero il divieto di transito nel centro storico del paese, previsto per il 24 di settembre. La decisione è stata invece quella di deviare il passaggio della mandria su strade periferiche, provocando la delusione tra gli organizzatori dell’Associazione pastoralismo alpino: a loro parere, si tratta di una mancata occasione per un evento che avrebbe avuto valore simbolico e che, invece, è stato confinato alla periferia.
«Spiace constatare come ci siano ancora pubbliche amministrazioni che non tutelano e valorizzano quell’agricoltura eroica che è patrimonio di tutti i bergamaschi e di tutti i lombardi – ha commentato Malanchini -. Le motivazioni addotte dalla Polizia locale di Stezzano sono decisamente troppo generiche per poter essere condivisibili. Perché negare la possibilità alla cittadinanza di assistere a un evento unico nel suo genere, che suscita l’interesse e la simpatia di tutti e che ripaga così ampiamente ogni minimo disagio che può per breve tempo creare? Invito caldamente l’Amministrazione comunale a rivedere la sua decisione».
La Transumanza dei Bergamini come manifestazione è nata nel 2020, l’anno del Covid, riproponendo l’antico percorso che gli allevatori compivano dalla Bergamasca al Lodigiano e nel Cremonese, con al seguito mucche e pecore. Una tradizione che va avanti da secoli è che è stata appunto riproposta come patrimonio della collettività e patrocinata, oltre che da altri enti, da Palazzo Lombardia. Ogni anno il transito dei capi dalle valli alla pianura è anche accompagnato da eventi, mostre e assaggi di prodotti tipici del territorio.
«Mentre Regione approva all’unanimità una legge ad hoc per promuovere e sostenere il pastoralismo, riconosciuto anche dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, a Stezzano un’Amministrazione poco sensibile alle tematiche del mondo agricolo si mette di traverso senza alcun valido motivo - ha concluso il consigliere regionale -. Potevano trovare un percorso dignitoso e decoroso per la transumanza, dando prova di riconoscere il grande valore sociale, culturale e ambientale di questa pratica millenaria».