Una "X" sullo zoccolino

Segnano le case abitate, mettono a soqquadro quelle di chi è in ferie: il metodo dei ladri di Boccaleone

Serie di furti in due condomini di via Gasparini. I malviventi hanno rubato gioielli, contanti, oggetti di pregio, ma non tablet o computer

Segnano le case abitate, mettono a soqquadro quelle di chi è in ferie: il metodo dei ladri di Boccaleone
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Tempi di ferie e di vacanze; tempi di ladri e di furti. Dopo la vicenda dell’intruso che ha occupato per due notti di fila l’abitazione di via Goethe di una famiglia in vacanza in Liguria, sono due i condomini di via Gasparini, quartiere di Boccaleone, a essere entrati nel mirino di malfattori, a quanto pare ben equipaggiati e strategicamente impeccabili, o quasi.

La Scientifica si è occupata di portare a termine un lungo e accurato sopralluogo nelle abitazioni messe a soqquadro dai malviventi. Proprio in queste ore, sono in corso le indagini per risalire alla loro identità. Quello che colpisce è il metodo messo a punto dai ladri per riuscire al meglio nella loro azione.

Alcuni residenti hanno infatti spiegato a L’Eco di Bergamo che «negli appartamenti in cui non si sono intrufolati abbiamo trovato delle piccole “X” scritte a biro sulla parte liscia degli zoccolini vicino alle porte». La spiegazione più semplice è che i malviventi abbiano controllato la zona a lungo. Probabilmente, si sono aggirati nel condominio per controllare quali residenti fossero in ferie, o comunque lontani da casa, e quali no. Inoltre, magistrale anche l’apertura del portoncino d’ingresso. E non si tratta di un’antica serratura, ma di un sistema moderno, di nuova generazione, perché cambiato di recente durante i lavori del superbonus 110%. Da fuori non si nota nulla. Ci si accorge solo una volta abbassata a maniglia.

I residenti vittime di furto hanno riportato a L’Eco versioni molto simili, segno di una tecnica rodata e di una scelta attenta di cosa rubare. I malviventi portano via gioielli, orologi ed eventuali contanti; ma non i computer, i tablet, i telefoni, che risultano sempre tra le cose rovistate ma mai scomparse. A questi casi, si aggiungono quelli di quattro o cinque case nelle quali, nonostante l’appartamento sia stato messo a soqquadro e la maniglia sia stata scassata con il solito metodo, nulla è stato rubato.

Una residente vittima di furto racconta a L’Eco: «Le stanze erano a soqquadro e mi hanno rubato gioielli e contanti, senza portare via il computer. Io sono stata avvisata mercoledì pomeriggio: la prima sera ho dovuto dormire con la serratura ancora manomessa e ho avuto paura». È proprio la paura il sentimento che più serpeggia nella zona. I residenti dei due condomini, ma anche di tutto il circondario, non si sentono al sicuro e temono il ritorno dei malviventi.

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