Migliora il bimbo colpito dal proiettile. Inquirenti al lavoro sulla dinamica
Per stabilire quanto accaduto servirà la perizia balistica. I carabinieri trovano cartello crivellati di colpi. E spunta anche un fucile
Migliorano le condizioni del bambino di due anni ricoverato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo dopo essere stato colpito da un proiettile vagante esploso da una guardia giurata fuori servizio, a Corte Franca, nel Bresciano.
Il bambino, ferito al petto, è stato operato e ora respira autonomamente. I medici sono ottimisti. La prognosi resta riservata, ma presto il piccolo potrebbe essere dichiarato fuori pericolo.
Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per stabilire l'esatta dinamico di quanto accaduto. A coordinarle è il sostituto procuratore della Repubblica Benedetta Callea.
Stando alla ricostruzione accusatoria, la guardia giurata - 46 anni, del posto e in passato fra le persone che hanno rilasciato interviste alla stampa per protestare contro l'emergenza creata dalla vicina discoteca Number One - il 15 agosto era fuori servizio.
Dopo aver festeggiato con amici e parenti, la sera, tra le 22 e le 23, sarebbe andato in via Gallo, all’incrocio con la Provinciale, e si sarebbe messo a sparare per aria. Con lui c’erano un nipote e un amico di questi. Ad un certo punto, hanno riferito alcuni testimoni agli inquirenti, sono comparsi due fucili e appunto la pistola d’ordinanza, regolarmente detenuti dall'uomo.
Chi abbia davvero fatto fuoco e in quale direzione è tutto da stabilire. Su un palo dell’illuminazione i carabinieri hanno trovato 37 fori. Su un cartello altri nove. E sul muro della palazzina di fronte altri due.
Per chiarire come siano andate le cose, sarà necessaria una perizia balistica. Nei confronti della guardia giurata, dopo una prima valutazione degli inquirenti, al momento non è stato preso alcun provvedimento. Il magistrato attende di capire l'esatta dinamica, ma è esclusa la volontarietà del gesto.
Intanto, all’uomo sono state sequestrate tutte le armi, regolarmente denunciate, che teneva nell'abitazione. Dopo una lunga giornata in caserma, l'uomo in serata è tornato a casa, scortato dai carabinieri. Per ora non ha rilasciato dichiarazioni.