Polemica sul Bergamo Sex, Rocco Siffredi risponde ad Adinolfi: «La verità è che mi adora»
In un’intervista del Corriere Bergamo il pornoattore discute di diversi temi e difende il festival che si terrà alla discoteca Bolgia di Osio Sopra
Rocco Siffredi è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni e, i prossimi venerdì e sabato, sarà ospite al Bergamo Sex, il festival dell’eros che si terrà al Bolgia di Osio Sopra: un evento che, come del resto succede ogni anno da quando è stato inaugurato, ha provocato non poche critiche e polemiche.
Stavolta un attacco è arrivato dal Popolo della Famiglia, il movimento politico di Mario Adinolfi, che ha sottolineato l’inopportunità, a suo parere, dell’iniziativa in concomitanza della festa del santo patrono della città, ovvero sant’Alessandro. Sebbene in realtà questa avrà luogo appunto in un altro comune diverso dal capoluogo, in cui la festa patronale è il 12 aprile, la questione è abbastanza aperta e, in ogni caso, il pornoattore non ha mancato di rispondere alle accuse di Adinolfi in un’intervista pubblicata oggi (mercoledì 24 agosto) sul Corriere Bergamo: «Quello che predica Adinolfi è un cappello di comodità e ipocrisia, usato da tante coppie che dicono di amarsi e poi si tradiscono – ha dichiarato la star dell’hard -. Non conta quello che fai, ma come lo vivi. E poi, dopo la pandemia, nella provincia che più ha sofferto, non vedo niente di irrispettoso o tragico nel voler portare un po’ di leggerezza con delle belle ragazze».
Non sono mancate poi le battute: «Sono il primo sostenitore della famiglia, che mi ha salvato da una continuità noiosa. Mia moglie mi dato due splendidi figli, equilibrio, serenità e l’anno prossimo festeggeremo trent’anni di matrimonio, più di Totti e Ilary». Ha poi spiegato che l’intenzione è solo portare del divertimento sul territorio: «dopo la pandemia, nella provincia che più ha sofferto, non vedo niente di irrispettoso o tragico nel voler portare un po’ di leggerezza con delle belle ragazze. Il sesso lì non si fa. Si odora la sessualità. La verità è che Adinolfi mi adora. Non manca occasione per attaccare perché così fa parlare di sé».