Che peccato!

Poco tempo e troppe difficoltà: Canonica d'Adda rinuncia al traghetto di Leonardo

L’Amministrazione ha deciso di accantonare il progetto, mentre porterà avanti quelli del parco dedicato al genio toscano e del ponte girevole

Poco tempo e troppe difficoltà: Canonica d'Adda rinuncia al traghetto di Leonardo
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A Canonica d’Adda il traghetto di Leonardo non si farà: a comunicarlo è stato il sindaco Gianmaria Cerea, il quale ha spiegato a L’Eco di Bergamo che l’opera, da realizzare a partire dal progetto dell’inventore toscano, comporta l’effettuazione di calcoli troppo complessi, che richiederebbero più tempo del previsto e non rispetterebbero comunque la scadenza del bando regionale “Lombardia to stay”, con cui si pensava di finanziare il lavoro. A richiedere maggior impegno non sarebbe tanto l’imbarcazione in sé, quanto il cavo che dovrebbe andare dalla sponda bergamasca a quella milanese.

Dal bando sono già arrivati 400 mila euro per costruire invece il Parco di Leonardo, un luogo pubblico in cui i bambini possono giocare con giostre ispirate ai disegni e alla macchine leonardesche. La rinuncia, però, ha causato le critiche della minoranza in Comune, con la lista “Uniti per Unire” che, attraverso il consigliere Graziano Pirotta, ha affermato che «si sapeva già dall’inizio che sarebbe stato troppo complesso realizzarlo», così che alla fine rimarrà «un parco giochi con qualche giostra» e che forti dubbi ci sono anche per la futura passerella.

L’Amministrazione ha infatti intenzione, dopo l’accantonamento del traghetto, di concentrare le risorse per fare un ponte, lungo dieci metri, che colleghi il Parco di Leonardo con l’alzaia in massi ciclopici che separa il fiume dalla roggia Vailata e che dovrebbe essere un metro e mezzo più alto rispetto all’ultima piena dell’Adda.

All’inizio si era ipotizzato di dotare il ponte di martinetti idraulici per poterlo all’occorrenza sollevare, ma poi si è pensato di impiegare un’altra idea del genio fiorentino, ovvero il ponte girevole. Il viadotto ruoterà quindi su un perno, che sarà messo in moto per collegare le due sponde quando necessario. Allo stesso tempo, non ci si dovrà preoccupare della sua presenza in caso di piena.

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