Fra i campi di Cividate si nasconde un anfiteatro romano? Al via le indagini archeologiche
La Sovraintendenza ha dato l’ok per procedere ai test che verificheranno la presenza dei preziosi resti. C'è anche un'antica mappa...
Non sempre, ma talvolta la si può notare anche a occhio nudo. Non a tutti, ma a qualcuno, in particolare a esperti e appassionati, quella macchia sul terreno ha qualcosa da nascondere e, soprattutto, qualcosa da raccontare. È così che, a Cividate al Piano, la Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio ha dato il via libera al Comune per eseguire i test richiesti e verificare la reale esistenza di un antico anfiteatro romano da secoli nascosto al di sotto di una vasta area verde coltivata a sud est del paese.
L’approvazione della Sovrintendenza è arrivata basandosi sui risultati della fotointerpretazione di alcune immagini aeree dell’area, realizzate dall’Istituto geografico militare. Dagli scatti emerge chiaramente come sotto al verde ci sia una "macchia" di grandi dimensioni. La forma è quella circolare tipica degli anfiteatri romani.
In questi giorni, l’Amministrazione comunale è impegnata a individuare la ditta da incaricare e l’archeologo che dovrà presiedere gli scavi, ma il tempo stringe. È infatti necessario realizzare delle «trincee archeologiche», prima che il terreno venga seminato, quindi a settembre. Il sindaco Giovanni Battista Forlani vuole andare a fondo del mistero. A supervisionare il tutto è Riccardo Caproni, noto storico locale cividatese, autore di Cividate al Piano: storia di una comunità dalle origini alla Grande guerra.
Caproni si appoggia a recenti studi effettuati da Gianpietro Brogiolo, professore dell’università di Padova, che porterebbero ulteriori indizi sulla possibile presenza a Cividate di un anfiteatro romano. La “Tabula peutingeriana”, copia del XII secolo di un’antica mappa romana del IV secolo andata perduta (la vedete nella foto in apertura), mostra un importante centro romano chiamato Civitas Leugeris, proprio nei pressi di dove ora sorge Cividate al Piano. Il termine “civitas” farebbe pensare a un agglomerato urbano di un certo livello, dotato di terme e anfiteatro.
Tuttavia, i dubbi sussistono. Il luogo indicato dalla mappa non corrisponderebbe esattamente all’attuale posizione di Cividate, ma è anche vero che tali mappe non erano dotate di grande accuratezza, ancor meno nel caso specifico della “Tabula Peutigeriana”, che sappiamo essere una copia tarda. In qualsiasi caso, quella "macchia" nel verde dei campi è più di un sospetto. Per ottobre, a Cividate si sta organizzando un incontro proprio con il professor Brogiolo. A quel punto, probabilmente, le trincee archeologiche avranno già svelato buona parte del mistero.