Alla scoperta del Passo della Manina, nel cuore delle nostre montagne
È un valico alpino alto quasi 1.800 metri, che divide la Val Seriana dalla Valle di Scalve. Sono diversi i sentieri per raggiungerlo
di Angelo Corna
Il Passo della Manina è un valico alpino alto quasi 1.800 metri, che divide la Val Seriana dalla Valle di Scalve, fungendo anche da confine amministrativo tra i comuni di Valbondione e Vilminore. Collocato nel cuore delle Alpi Orobie, immerso in un contesto naturalistico d'elevato impatto, è da sempre utilizzato dagli abitanti delle due valli sia per il trasferimento del bestiame che vi staziona in alpeggio, che per il trasporto e il commercio del ferro e dello zinco estratti dalle miniere, ormai in disuso e poste nelle immediate vicinanze.
Il Passo è facilmente identificabile anche dalle cime limitrofe grazie a una cappella votiva che, costruita nell'ultimo dopoguerra, è posta su una radura a fianco dello stesso e domina le due vallate sottostanti.
Non ci sono strade asfaltate che conducono al valico, ma vi transitano numerosi sentieri: dal versante della Val Seriana vi si accede tramite la traccia marcata dal segnavia Cai 307 che diparte dall'abitato di Lizzola, frazione di Valbondione.
Il sentiero trova partenza presso il campo scuola sci, proprio di fronte all’albergo Gioan. Appena partiti, con un po’ di pendenza, si costeggia un prato che in primavera è colorato da bellissimi ranuncoli gialli. Si sale a zig zag attraversando un bosco di latifoglie, per raggiungere con pochi sforzi un’ampia conca ancora oggi dedicata al pascolo. Davanti a noi sorge un’antica casera, conosciuta come Baita dell’Asta. Lasciata la malga alle nostre spalle, il sentiero si fa più ripido e risale la valle circondato dalle cime dei giganti delle Orobie, fino ad arrivare, dopo circa un’ora di cammino, al Passo della Manina.
Qui ogni anno viene celebrata la Santa Messa in ricordo dei Caduti della montagna, e il Cai di Bergamo ha posizionato una splendida rosa dei venti a ricordo di Mario Merelli, alpinista originario di Lizzola e tragicamente scomparso sul Punta di Scais il 18 gennaio 2012.
Bastano pochi passi per raggiungere la Cappella della Manina, dedicata alla Madonna Pellegrina…