Un kit salvavita per chi esce dal carcere e una mostra per dire no all’overdose
In occasione della “Giornata mondiale di sensibilizzazione contro l’overdose”, la cooperativa di Bessimo ha presentato il progetto “Esci in sicurezza”
Ieri, mercoledì 31 agosto, al DropIn di Bergamo ha trovato spazio un mondo spesso tenuto sommerso. In occasione della “Giornata mondiale di sensibilizzazione contro l’overdose”, la cooperativa di Bessimo, ente gestore de DropIn della stazione che da ottobre 2020 accoglie chi vive in condizioni di grave marginalità, ha condiviso e raccontato l'impegno profuso ogni giorno dai servizi del territorio che operano in rete.
«Un lavoro di sinergia tra istituzioni e cooperative sociali che cerca di affrontare e trattare il tema delle dipendenze e che va posto al centro del dibattito e degli impegni della politica» sono state le parole a commento della mattinata pronunciate dall’Assessore alle politiche sociali del Comune di Bergamo Marcella Messina, presente insieme a 𝐄𝐥𝐢𝐬𝐚𝐛𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐁𝐮𝐬𝐬𝐢 𝐑𝐨𝐧𝐜𝐚𝐥𝐢𝐧𝐢, Responsabile SerD del carcere Asst Papa Giovanni XXIII; a 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐃𝐞𝐥𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐞 𝐄𝐧𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐑𝐞𝐜𝐚𝐧𝐚𝐭𝐢, rispettivamente coordinatore e vice del Progetto NewNetwork (Progetto Strada di Bergamo).
Tra le iniziative presentate ieri, ha trovato spazio l’arte, con la mostra fotografica «No overdose! #Tisosteniamo», organizzata in partenariato con la cooperativa Pugno Aperto, ma soprattutto sono state presentate alcune novità e progetti in corso d’opera o di avviamento. In particolare, Marco Delvecchio ha presentato il progetto «Esci in sicurezza», una sperimentazione attuata grazie alla collaborazione tra carcere, Asst Papa Giovanni XXIII e cooperativa di Bessimo, con il sostegno delle Politiche sociali del Comune. Le sue parole: «Il progetto consiste nella consegna di materiale sanitario e informativo, dove vengono spiegati i servizi di prima utilità. All’interno, si trova anche un kit salvavita. Questi materiali non vengono consegnati a tutti coloro che stanno uscendo dal carcere, ma a quelle persone che sono state preventivamente selezionate dal Serd, perché con aspetti di fragilità e criticità più forti della media».
Nello specifico, il kit sanitario contiene al suo interno siringhe pulite, salviettine disinfettanti, profilattici, una fiala fisiologica e il farmaco Nyxoid, uno spray nasale a base di Naloxone, principio attivo salvavita in caso di overdose da oppioidi come l’eroina. Ma esistono «pacchetti» analoghi anche per le persone dipendenti dalla cocaina o dall’alcool.
Marco Delvecchio riporta anche un dato positivo per il nostro territorio sottolineando come: «L’overdose diminuita qui, come su tutto il territorio nazionale. Il motivo principale sta nella formazione e informazione fatta sull’uso del Naloxone, il farmaco salvavita, e nei progressi della medicina. Se fino a un paio di anni fa, il farmaco doveva essere inettato in endovena o intramuscolo, ora invece è in forma di spray nasale. Risulta così molto più semplice da usare correttamente ed è certamente meno invasivo».