Da giocatori con la valigia a risorse almeno fino al Mondiale. L'importanza degli "ex partenti"
Ora che le trattative sono finalmente un ricordo, per chi pensava di lasciare Bergamo c'è all'orizzonte la possibilità di rilanciarsi
di Fabio Gennari
Hateboer, Maehle, Muriel, Malinovskyi e Boga sono cinque giocatori della rosa atalantina che giovedì sono stati quasi tutti a guardare. Chi in panchina e chi in tribuna, con il solo ucraino sceso in campo nel finale: nessuno ha recitato un ruolo da protagonista perché le scelte di Gasperini sono andate in altre direzioni, il tecnico ha fatto capire che il mercato vissuto in ritiro con il telefonino sempre sott'occhio ha tolto un po' di quella concentrazione che serve, ma ora che le trattative sono chiuse cambia tutto.
I due esterni Hateboer e Maehle sembrano un po' indietro nelle gerarchie. Fare valutazioni assolute sarebbe sbagliato perché lo stesso tecnico ha fatto capire come sia solo il lavoro a guidare le scelte: se tornano a spingere ai loro livelli e dimostrano di meritare una maglia, ci sarà ancora spazio per loro. Sono due dei giocatori della rosa che hanno il Mondiale come obiettivo, è probabile che ci andranno entrambi ed è per questo che la motivazione è ancora maggiore: non ci si può presentare a una manifestazione di quel livello da panchinari della propria squadra.
Per Muriel, Malinovskyi e Boga non c'è invece la prospettiva di giocare da protagonisti nella rassegna intercontinentale, ma parliamo di elementi che, molto spesso, sono stati titolari. All'Atalanta o al Sassuolo. Gente che ha fatto gol importanti, attaccanti (veri o adattati) che nello scacchiere di Gasperini non sono pezzi qualunque. Boga si dice abbia rifiutato il trasferimento al Leicester nell'ultimo giorno di mercato, gli manca ancora il primo gol ufficiale in A con la Dea e ora è il momento di farsi valere. Malinovskyi invece voleva cambiare aria per essere protagonista, mentre Muriel appare in una fase di involuzione che necessita di una svolta.
Tutti e cinque sono elementi che, nel caso in cui tornino ai loro massimi livelli, possono dare una mano importante. Gasperini, dopo il Torino, ha parlato di rosa troppo larga, ma alla fine, con gli acciacchi che già si stanno facendo vedere, la possibilità per tutti si può presentare da un momento all'altro e lo spirito di rivalsa può essere importante. A gennaio, dopo il Mondiale, è probabile che lo scenario cambi ancora e qualcuno potrebbe andare via. Ora però ci sono undici partite da fare al massimo, tutta la Bergamo atalantina se lo aspetta.