Brandon Soppy, il ragazzo che punta in avanti sempre, a prescindere da dove lo metti
Arrivato in sordina e con tanti che ritenevano l'abbondanza di esterni destri come un problema, l'ex Udinese si sta muovendo davvero bene
di Fabio Gennari
C'è una caratteristica che il nuovo esterno dell'Atalanta classe 2002 Brandon Soppy ha già mostrato chiaramente a tutti: indipendentemente dalla fascia in cui gioca, lui guarda avanti e punta l'avversario. Sempre. È una dote probabilmente naturale, allenata nelle giovanili di Clairfontaine e Rennes, dove si è mosso anche da difensore centrale. In Italia lo abbiamo visto all'Udinese e in estate l'Atalanta ha deciso di puntare su di lui con un investimento da 10 milioni di euro.
Sono tanti per un ragazzo di 20 anni, a Verona nella partita d'esordio non aveva fatto così bene, ma contro Torino (a destra) e Monza (un tempo a sinistra) il suo impatto sulla partita è stato impressionante. In particolare, ieri sera all'U-Power Stadium, grazie alla sua propositività offensiva, nella ripresa ha giocato meglio anche Lookman e la catena di sinistra (con due destri) è stata devastante. Le reti sono arrivate grazie a iniziative sulle fasce, Lookman sull'1-0 è stato imbeccato da Soppy (poi assist per Hojlund) e poi il numero 11 ha fatto in autonomia (assist di Ederson).
Gasperini ha sottolineato la gamba del ragazzo e la voglia di puntare sempre la porta. Il fatto che Zappacosta abbia giocato dall'inizio con Hateboer a destra e Soppy fuori è un segnale di come il tecnico stia facendo di tutto per recuperare sul piano fisico il numero 77 nerazzurro, ma oggi la prima soluzione per entrambe le fasce è da considerare proprio l'ex Udinese. Treccine, sguardo deciso e quella voglia di andare sempre avanti a cercare la porta che permette alla squadra di essere propositiva e piace tanto ai tifosi: nell'Atalanta che guida la classifica ci sono tanti uomini copertina, Brandon Soppy è una delle sorprese più belle.