Ospitalità senza barriere: Bergamo fa sempre più rete per un turismo inclusivo e accessibile
Con l’ampliamento dei soggetti e del territorio coinvolto, il turismo bergamasco diventa più attento ai bisogni dei più fragili. Sarà la Provincia a coordinare il tavolo di lavoro

Non più solo Val Seriana e Val di Scalve, ora il progetto “Ospitalità senza barriere – servizi residenzialità e turismo” si amplia e conquista nuovi territori. Un nuovo protocollo di intesa è stato da poco sottoscritto e ora conta un numero ben più alto di firme. A partecipare al progetto sono il Comune di Bergamo, le Comunità montane, il Parco delle Orobie, Visit Bergamo, Confocooperative Bergamo, Legacoop Lombardia, il Coordinamento bergamasco per l’inclusione Aps, il Cai Bergamo, Anmic Bergamo, Ascom Bergamo, Confesercenti Bergamo, Rete Lynx, Associazione Bergamo Aaa, Comitato bergamasco per l’abolizione delle barriere architettoniche e i tre GAL Valle Seriana e Laghi, Valle Brembana e Colli di Bergamo e del Canto Alto. Un’ampia squadra che ha deciso di unire le energie e coordinarsi in vista dei due grandi eventi Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023 e Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali Milano Cortina 2026.
Gli obiettivi
Valorizzare e mettere in rete gli operatori turistici significa intercettare una clientela più ampia e rispondere alle sempre più numerose richieste di persone con disabilità e fragilità di varia natura. Per questo, l’ampliamento dei soggetti partecipanti a “Ospitalità senza barriere – servizi residenzialità e turismo” ha una grande rilevanza. Gli anziani, le famiglie con bambini piccoli e le persone in convalescenza che sono alla ricerca di strutture in grado di accoglierli potranno trovare più facilmente i servizi richiesti e soddisfare le proprie richieste.
Il progetto si rivolge non soltanto alle strutture ricettive, coinvolgendo anche bar e ristoranti, parchi, musei, centri culturali e ogni altro luogo in grado di offrire accoglienza, svago, esperienze. La logica della rete è quella di offrire a queste strutture servizi qualificati grazie all’apporto competente delle cooperative specializzate.



Il marchio
“Ospitalità senza barriere – servizi residenzialità e turismo” era nato già nel 2014 dal consorzio “Il Solco del Serio” e, attivato in Valle Seriana e Valle di Scalve, è diventato marchio registrato nel 2015. Nel 2021 il marchio è stato acquistato dalla rete di cooperative Lynx anche grazie a un contributo della Provincia. Ora, “Ospitalità senza barriere – servizi residenzialità e turismo” identificherà le strutture attrezzate e verrà promosso e diffuso sia attraverso vetrofanie e brochure che sulle piattaforme digitali per facilitarne l’identificazione da parte dei turisti in cerca di questo tipo di servizi.
La vicepresidente di Confcooperative Bergamo spiega: «La firma di questo protocollo impegna tutti i firmatari a fare rete per un turismo inclusivo e accessibile, è un punto di partenza fondamentale per garantire i diritti del turista più fragile. Al contempo è una significativa opportunità per gli operatori e un’occasione per il mondo della cooperazione e delle associazioni per offrire alle attività ricettive, ai Comuni e agli enti tutti i servizi e le competenze maturati in decenni di esperienza».
Il coordinamento della provincia
Il protocollo da poco firmato va a costituire un gruppo di lavoro che sarà coordinato da via Tasso. La Provincia si impegnerà nello sviluppo della rete e degli obiettivi del progetto.
Il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi spiega: «Puntiamo a un sistema turistico di eccellenza, nel segno dell’inclusione e delle pari opportunità, con l’obiettivo sostenere il settore incrementando i flussi nella bassa stagione. Essere in grado di accogliere le persone che hanno delle difficoltà o delle esigenze particolari offrendo un soggiorno piacevole nella massima serenità, ci consentirà di sviluppare a pieno le grandi potenzialità del turismo bergamasco».