La frana sopra Tavernola risulta (quasi) ferma, ma le piogge fanno paura
Cresce la preoccupazione dei residenti della località Squadre a seguito dei violenti temporali di questi giorni: le crepe nella strada si stanno allargando
Le violenti piogge che, negli ultimi giorni, stanno colpendo la riva bergamasca del lago d'Iseo, non lasciano tranquilli i residenti degli abitati nei pressi di Tavernola, lì dove la frana del monte Saresano fa ancora un po' paura. Come spiegano i colleghi di PrimaBrescia, in realtà la frana risulta praticamente ferma, ma in località Squadre le crepe lungo la strada continuano ad allargarsi e fanno tenere alta l’attenzione da parte degli enti incaricati di monitorare il fronte da oltre due milioni di metri cubi in movimento tra Tavernola Bergamasca e Vigolo.
Nel frattempo, l’Autorità di bacino lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro, che a fine maggio aveva affidato i lavori di progettazione alla società Alpina Spa di Milano, ha ora incaricato la bolzanese Georicerche Srl di studiare e realizzare il progetto per la messa in sicurezza del versante, per il quale servono «indagini geognostiche integrative». L’importo di questi ulteriori studi ammonta a 139 mila euro, coperti grazie al contributo da un milione e mezzo erogato da Regione Lombardia.
Per intervenire e quindi mitigare il rischio connesso alla frana che incombe sull’intero lago d’Iseo, «è indispensabile una conoscenza dettagliata della conformazione del materiale in movimento», hanno fatto sapere dall'Autorità di bacino. Ma gli studi previsti per poter concludere e depositare il progetto definitivo esecutivo inizieranno a ottobre, con un conseguente slittamento in avanti dei tempi di consegna, inizialmente fissati a fine novembre. Per vedere i mezzi all’opera per la messa in sicurezza, quindi, bisognerà attendere almeno la metà del 2023.
Intanto, la strada in località Squadre continua ad abbassarsi: le crepe si allargano, segno che il fronte franoso si muove, lentamente ma con costanza, in direzione del lago e del cementificio. Nell’ultimo report di monitoraggio la velocità registrata era tra 0,14 e 0,21 millimetri al giorno, con un’ulteriore lieve riduzione rispetto ai dati di inizio estate. Come detto, però, la preoccupazione resta alta: qualche giorno fa, dopo un temporale, i residenti di Squadre avevano sentito un boato e visto il bosco muoversi forse a seguito di uno smottamento. Fortunamente, come hanno rilevato i radar, a muoversi non è stata "quella" frana.
Ma la preoccupazione, fa sapere il sindaco Joris Pezzotti, resta: «È indispensabile che si prendano provvedimenti adeguati circa tutti i rischi collegati alla frana, alla coltivazione mineraria in Ca’ Bianca e alla presenza del cementificio sul lago».