I post e le parole degli amici di Giorgia: «Fai sorridere tutti anche lassù!»
Mentre emergono nuovi dettagli, il ricordo di chi l’ha conosciuta tratteggia il ritratto di una ragazza vulcanica e piena di vita
La pallavolo, i concerti, gli aperitivi con le amiche. Erano tanti gli appuntamenti all’orizzonte che Giorgia Manenti si era data per quella sera stessa, aveva fissato per le prossime settimane, programmato per i mesi a venire. Compaiono nelle parole delle amiche, nei post di chi ha voluto darle un saluto pubblico e nei commenti di chi l’ha conosciuta.
Tutto questo, però, non ci sarà, perché ieri, giovedì otto agosto, la giovane venticinquenne di Castelli di Calepio ha perso la vita annegata in una vasca di lavorazione della Mega Srl. La giovane era addetta allo stampaggio nel capannone di Via Tasso di quella che è l’azienda di famiglia. La Mega venne fondata proprio dal nonno di Giorgia, Clemente, e poi passata ai figli che ci lavorano insieme ai nipoti e a qualche dipendente. Si tratta di un’impresa specializzata nello stampaggio di materiale plastico e nella cromatura, soprattutto di trousse per il make up.
In un luogo che per lei era una seconda casa, la ragazza ha avuto un malore mentre era al telefono con un’amica, si è accasciata ed è finita in una vasca di lavorazione, dove pochi centimetri sono bastati a toglierle la vita. Voleva versare del liquido in una piccola vasca di plastica, un contenitore impiegato per sciacquare gli stampati lungo circa centoventi centimetri e largo sessanta. A trovare il corpo è stato il padre e immediati sono stati i tentativi di rianimarla. Sul posto, sono arrivate l’automedica del 118, l’ambulanza e da Bergamo anche l’elisoccorso. Per la giovane, però, non c’era più niente da fare.
Si è spento così il volto di «una ragazza che aveva il sorriso stampato sul viso sempre, sempre, sempre e sapeva strappare sorriso agli altri». Ridere e fare ridere, stare insieme, essere aperti all’altro sembrano le caratteristiche più ricorrenti di Giorgia. I post e le parole di addio alla ragazza pennellano il ritratto di una giovane vulcanica, solare, capace di scaldare e farsi scaldare dalle emozioni. «Giorgi fai sorridere tutti anche lassù!!» È una frase ripetuta in più commenti. Uno dei ricordi più sentiti è quello di don Don Alberto Varinelli, direttore dell’Oratorio di Grumello del Monte, che sulla sua pagina Facebook ha scritto: «Ti ho conosciuto al Cre di Tagliuno, nel 2010. Ero prete da due mesi e sostituivo in quei giorni don Matteo. Poche settimane, ma da allora mi hai sempre salutato. Anche a Grumello quando capitavi in oratorio e mi vedevi ti avvicinavi col sorriso per un saluto e due chiacchiere. Non ho parole per la tua morte, giunta così improvvisa a soli 25 anni. Posso solo pregare e portarti nelle mie preghiere. A-Dio Giorgia, riposa serena».