Ora anche Bergamo ha i suoi alberi monumentali (ecco dove sono)
Tre sono al parco Marenzi, uno al Caprotti, uno in via della Rocca e uno al giardino Paul Harris di via Diaz. In Bergamasca sono 34
di Luigi de Martino
Finalmente anche Bergamo città ha i suoi alberi monumentali. Non che mancassero, intendiamoci, quello che non c’era ancora era il riconoscimento ufficiale da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali, che ha aggiornato da poco l’elenco.
Bergamo, dopo l’ultima ricognizione effettuata dai tecnici della Regione e dai carabinieri forestali, è entrata in grande stile nella graduatoria con ben sei monumenti verdi: il gelso bianco nel giardino Paul Harris (noto come Parco Diaz, dietro alla scuola) nel quartiere di Santa Lucia; il cedro dell’Atlantico nel Parco Caprotti; tre cipressi calvi nel Parco Marenzi e un corbezzolo in via della Rocca in Città Alta.
Parco Paul Harris
Parco Marenzi
Parco Marenzi
Parco Marenzi
Parco Caprotti
Parco Caprotti
Via alla Rocca
Gli alberi monumentali sono piante di bellezza imponente, che si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico e la capacità di dare un volto al paesaggio. La maggior parte sono stati classificati per età e dimensione, ma a fare la differenza sono anche la forma, il portamento, l’architettura, il pregio paesaggistico e il valore storico, culturale e religioso.
«Non si tratta mai di alberi appena piantati - ha spiegato Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico, a L’Eco di Bergamo -. Sono piante che hanno alle spalle una lunga storia di resistenza. Solitamente sono i più grandi, i più resistenti, veri e propri monumenti, ogni volta che ne muore uno è una grande perdita».
E in effetti, Bergamo rimpiange ancora il grande cedro del Libano davanti a Porta San Giacomo, che era diventato parte integrante dello skyline di Città Alta.
In Lombardia gli alberi monumentali sono 302, in Bergamasca 34. Nell’elenco aggiornato, oltre ai sei della città, si sono aggiunte due piante di Oltressenda Alta e una di Clusone. Rispetto a un anno fa ne sono stati eliminati due: l’olmo siberiano dell’Oasi di Seriate, abbattuto perché creava problemi al sistema di sicurezza aeroportuale, e una pianta a Lovere. (...)