Contrada Bricconi in lizza per i The Fork Awards 2022, l'elogio di quattro chef stellati
A Oltressenda Alta, l’attività di Michele Lazzarini ha raccolto il plauso anche di Cracco. Una giovane eccellenza bergamasca
Bisogna salire fino a Oltressenda Alta, ma la soddisfazione è garantita. Per chi non l’ha già messo al vaglio del proprio palato, credere alla straordinarietà del ristorante Contrada Bricconi, aperto da Michele Lazzarini lo scorso 16 giugno, non è difficile. Dopotutto, sono Carlo Cracco, Alessandro Dal Degan, Gianluca Gorini e Mauro Buffo a decantarne la straordinarietà.
I quattro ristoratori stellati hanno lodato lo chef Michele Lazzarini, nativo di Gandellino, con alle spalle un passato a cuoco del ristorante tristellato St.Hubertus, in Val Badia, a fianco di Norbert Niederkofler. Il plauso dei quattro grandi della cucina, conosciuti a livello internazionale, ha portato il ristorante Contrada Bricconi, solo nella Bergamasca, tra gli undici indicati in Lombardia per i The Fork Awards 2022.
Lo chef Michele Lazzarini
Il titolare Giacomo Perletti
Matteo Trapletti
Giovanni Pizzamiglio
Paolo Tocchella
Il concorso premia le nuove aperture e le gestioni più apprezzate dei grandi chef italiani. Per vincere, ora, il ristorante di Lazzarini dovrà ricevere i voti dagli utenti, che potranno esprimere le loro preferenze fino al 3 ottobre a questo link.
«Michele Lazzarini ha avuto il coraggio di lasciare una realtà importante per seguire la sua strada. Idee chiare e bravura che lo porteranno al successo», sono state le parole di Carlo Cracco. Gianluca Gorini ha sottolineato: «Michele è un fantastico cuoco che ha deciso di creare un suo progetto personale legato alla montagna e alla riscoperta dei luoghi troppo spesso dimenticati».
Lazzarini ha dato vita a un ciclo cento per cento sostenibile, proponendo una cucina prettamente di montagna, vale a dire legata a ciò che offre il territorio. Il ristorante è inserito nel contesto della contrada cinquecentesca che, grazie a Giacomo Perletti e ai suoi collaboratori, dopo anni di semi abbandono, è stata trasformata in un’azienda agricola di prim’ordine con una produzione di latticini di qualità. Ne esce il ritratto di un ristorante nato da un progetto originale e sfidante, ma che, per la professionalità e la cura con la quale è stato realizzato, sta già ottenendo i primi grandi riconoscimenti.