Fenomeno

Anno nuovo e problemi vecchi per la scuola: l’allarme della Cisl di Bergamo

Quasi cento scuole senza direttori dei servizi amministrativi e 350 incarichi a tempo rifiutati, la segretaria generale Manzullo: «La ripresa richiama tutti alla responsabilità»

Anno nuovo e problemi vecchi per la scuola: l’allarme della Cisl di Bergamo
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«Oggi, anche la Scuola bergamasca ha ripreso il cammino di un nuovo anno scolastico e tutto il personale ha piena coscienza del fatto che è atteso da nuove, difficili sfide che, purtroppo, si aggiungono ai problemi storici del precariato». Lo ha detto oggi (lunedì 12 settembre) Paola Manzullo, segretaria generale di Cisl Scuola provinciale, aprendo il suo saluto ai lavoratori della scuola all’alba del nuovo anno scolastico. Infatti, nonostante le immissioni in ruolo di docenti, personale Ata e dirigenti, ci sono ancora 3.223 supplenze “attive” tra i docenti, per le quali si registrano già circa 350 rinunce (e potrebbero aumentare), e 760 tra le figure degli Ata.

Inoltre, permane la mancanza di direttori dei servizi generali e amministrativi - Dsga: 96 scuole su 140 sono scoperte e le figure dei direttori saranno coperte con assistenti amministrativi. Infine - «vero dramma sociale», ha affermato Manzullo - su 1.468 posti a supplenti per il personale con titolo di specializzazione per l’insegnamento ai ragazzi diversamente abili, solo 16 docenti hanno il titolo di specializzazione, mentre gli altri posti sono stati assegnati a docenti senza specializzazione. In questo panorama, ha insistito la segretaria generale, «da non sottovalutare il problema principe di un contratto di lavoro scaduto da anni e non ancora rinnovato».

Un anno scolastico difficile quindi, anche perché, oltre al punto di domanda della pandemia, si avranno le ricadute sociali ed economiche della crisi energetica e non solo. «La scuola è luogo di cooperazione fra le diverse componenti – ha continuato la sindacalista bergamasca -. Le famiglie dovranno affrontare un periodo ricco di difficoltà, che avranno ripercussioni sui figli studenti e, pertanto, toccherà come sempre al personale della scuola affiancare i genitori e mettere in campo ulteriori percorsi, per far sì che i fini formativi possano essere raggiunti».

La Cisl Scuola di Bergamo si è anche detta certa che il personale saprà affrontare «con fiducia e professionalità» anche questa difficile sfida, ha augurato a tutti un «buon nuovo inizio» e ha sollecitato quanti avranno la responsabilità di governare il nostro Paese a dare «il doveroso e non più rinviabile riconoscimento alla centralità dei lavoratori della scuola, che hanno il compito di costruire solide ali per il futuro degli studenti».

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