Un 43enne residente a Tavernola ha preso a calci e pugni i medici del Pronto soccorso di Iseo
L'uomo, di origini siriane, era probabilmente sotto effetto di alcol o droghe. Se l'è presa anche con infermieri e con i carabinieri
Momenti di tensione e di paura, ieri sera (16 settembre), al Pronto soccorso dell'ospedale di Iseo: un 43enne di origini siriane residente a Tavernola Bergamasca ha perso la testa, scagliandosi prima contro medici e personale sanitario e poi contro i carabinieri intervenuti per fermarlo.
Come riporta PrimaBrescia, erano le 22.50 circa quando la situazione è degenerata. Arrivato in ospedale dopo essere stato soccorso dalla Croce Blu del Basso Sebino perché si sentiva male, il 43enne, che si trovava sotto l'effetto di alcool o di sostanze stupefacenti, si è rifiutato di sottoporsi alle analisi e di farsi visitare e poi ha cominciato a minacciare i medici e gli infermieri di turno.
In breve tempo, dalle parole è passato ai fatti, tirando calci e pugni contro chiunque cercava di avvicinarsi a lui per provare a calmarlo, compreso uno dei medici, che è rimasto ferito a un polso.
Proprio perché la situazione non accennava a migliorare, dall'ospedale è stato richiesto l'intervento dei carabinieri. L'uomo non si è fermato nemmeno all'arrivo dei militari della Sezione radiomobile della Compagnia di Chiari, anzi: si è scagliato anche contro di loro che, per immobilizzarlo, sono dovuti ricorrere al taser. A quel punto, il 43enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, per interruzione di pubblico servizio e per essersi rifiutato di fornire le generalità.
L'arresto è stato convalidato per direttissima questa mattina in Tribunale a Brescia: nessuna misura cautelare in attesa del processo.