L'editoriale di Xavier Jacobelli

Atalanta, Gasp, Percassi avete il diritto di dirlo: «La storia siamo noi»

Atalanta, Gasp, Percassi avete il diritto di dirlo: «La storia siamo noi»
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di Xavier Jacobelli

Lassù, da tre domeniche di fila, ci sono sempre l'Atalanta, Gasperini e i Percassi che hanno tutto il diritto e tutto il merito di affermare: la storia siamo noi. Mai, nei quasi 115 anni della sua straordinaria vicenda sportiva, la Dea era stata tanto in alto e per così tanto: prima da sola, poi con Milan e Napoli, oggi con il Napoli che ha vinto in modo entusiasmante la supersfida con un grande Milan.

Non è un caso: in calce alla micidiale vittoria di Roma (un tiro, un gol, Sportiello che para tutto e sostituisce lo sfortunato Musso nel modo migliore), a caratteri cubitali campeggi un numero. È il 2003, la classe di Rasmus Højlund, nato il 4 febbraio di diciannove anni fa, fresco di prima convocazione in Nazionale, 9 mesi e 7 giorni più "vecchio" (!) di Giorgio Scalvini, nato l'11 dicembre 2003, già 25 presenze e 2 gol in prima squadra (oggi in rete nella prima partita stagionale da titolare), 1 presenza nell'Italia di Mancini dopo le 17 nelle nazionali giovanili.  Dove si conferma che in Serie A nessuno lancia in orbita i giovani meglio di Gasperini. Assist di Højlund, gol di Scalvini: la nuova Atalanta è micidiale.

Alla settima versione della sua gestione, Gasp l'ha resa molto più cinica e molto meno arrembante rispetto al passato: centrocampo solido che ruota attorno a Koopmeiners, con de Roon ed Ederson punti di riferimento; difesa blindata, come confermano le sole tre reti subite in sette giornate; variazioni continue nell'assetto offensivo, incurante anche dell'assenza di Zapata con la squadra capace di andare 11 volte a bersaglio in 7 partite.

Indubbiamente, Il forfeit di Dybala prima del calcio d'inizio ha penalizzato la Roma, costringendo Mourinho a rivedere i suoi piani. José ha ragione quando afferma che comunque la squadra gli sia piaciuta, per il modo in cui ha giocato e per il considerevole numero di occasioni che ha creato, sebbene non sia stata capace di sfruttarle.  La sosta del campionato si rivelerà provvidenziale per la Roma, nella speranza di recuperare Dybala e Pellegrini alle prese con infortuni muscolari e il  capitano giallorosso merita una nota di merito per essere rimasto stoicamente in campo, nonostante le avvisaglie del malanno.

L'Atalanta si gode felice la testa del campionato, guadagnata con 5 vittorie, 2 pareggi, zero sconfitte e una condizione generale che migliora partita dopo partita. Mai nella sua storia l'Atalanta era partita così bene in Serie A.  Anche se come direbbe Antonio Percassi, ora siamo a -23 dalla salvezza. Gran bel mantra, presidente. E accidenti, se funziona.

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